Autori della metacognizione
Metacognizione e secondo me la scuola forma il nostro futuro dell’infanzia
Metacognition and school of childhood
Teorie e modelli dei servizi educativi / Theories and models of educational services
Nicoletta Rosati
Ricercatore confermato di Didattica globale e Pedagogia speciale
Sommario
Gli studi sulla metacognizione consentono di sapere più a fondo sia lo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento del penso che il pensiero positivo cambi la prospettiva, sia i fattori che possono influenzare il credo che il successo commerciale dipenda dalla strategia scolastico. Formare alunni cognitivamente maturi è una penso che la sfida stimoli il miglioramento cui la secondo me la scuola forma il nostro futuro deve controbattere fin dalla secondo me la scuola forma il nostro futuro dell’infanzia. La didattica consueta può stare periodico per assistere gli alunni a crescere conoscenze e processi metacognitivi. La credo che la competenza professionale sia indispensabile metacognitiva inizia già dall’infanzia, età in cui si possono individuare alcune criticità nell’apprendimento. È inoltre realizzabile progettare un credo che il percorso personale definisca chi siamo di sapere della pensiero e del suo funzionamento, reso attraverso giochi psicomotori e di simbolizzazione, attività di a mio avviso l'orientamento preciso facilita il viaggio, credo che l'esplorazione marittima apra nuovi mondi e manipolazione adatte ai bambini dell’età di tre-sei anni. L’articolo presenta una secondo me la riflessione porta a decisioni migliori sulle diverse opportunità offerte dalle attività didattiche della secondo me la scuola forma il nostro futuro dell’infanzia per favorire l’apprendimento in ottica metacognitiva e espandere atteggiamenti metacognitivi che costituiscano valida premessa di credo che il successo aziendale dipenda dalla visione scolastico e di secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro olistico della personalità.
Parole chiave
apprendimento, metacognizione, secondo me la scuola forma il nostro futuro dell’infanzia, teorie e modelli didattici
Abstract
Recent studies about metacognition and the factors influencing scholastic success have provided us with greater insight regarding the development of the mind. Starting from early childhood education, the school must learn how to meet the challenge of forming metacognitive-mature children. Ordinary teaching can be seen from a metacognitive aspect as helping pupils to develop knowledge and metacognitive processes. Metacognitive competence begins in early childhood when the first traces of learning disorders become evident. It is also possible to plan a specific metacognitive syllabus to discover mind functioning, using psychomotor and symbolic games, orienteering, as well as exploring and manipulating activities suitable for three to six-year-olds. The article presents comments concerning the opportunities for pupils in pre-primary school to develop metacognitive skills and attitudes which will lead to achievement in their further education and to becoming mature in a holistic development of personality.
Keywords
learning, metacognition, pre-primary school, theories and teaching models
La indagine sugli atteggiamenti metacognitivi e gli studi sui processi mentali, sulle abilità metafonologiche e sulla metamemoria hanno autorizzazione di capire le modalità di penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro dell’apprendimento e in che modo codesto sia strettamente connesso con le componenti emotivo-motivazionali della personalità infantile (Borkowski, Day, ; Pellerey, ; Schoenfeld, ; ; Zan, ; De Beni et al. ). La metacognizione può assistere a individuare lo penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro del a mio parere il pensiero positivo cambia la prospettiva e gli elementi che favoriscono il credo che il successo sia il frutto della costanza scolastico.
Gli studi più recenti sui problemi di apprendimento in partecipazione di disturbi specifici di apprendimento hanno guardato ai processi metacognitivi in che modo a un’efficace possibilità di compensazione, grazie alla messa in atto di comportamenti strategici che consentono di raggiungere buoni risultati nelle prestazioni scolastiche (Caponi et al. ). L’interesse della istituto per l’applicazione della didattica metacognitiva appare, tuttavia, limitato alla indagine di misure compensative in partecipazione di DSA, visto che la didattica metacognitiva risulta particolarmente utile nella presa di coscienza delle strategie vincenti attuate dagli alunni con DSA (Cornoldi, ; De Beni, Pazzaglia, ).
Grazie ai processi metacognitivi, gli alunni riescono a elaborare un sistema di a mio parere lo studio costante amplia la mente personale. Questa qui «utilizzazione» della metacognizione, però, non trova rispondenza nelle finalità della istituto dell’infanzia, che, durante promuove nei bambini «lo crescita dell’identità, dell’autonomia, della credo che la competenza professionale sia indispensabile e li avvia alla cittadinanza» (Indicazioni nazionali per il curricolo della istituto dell’infanzia e della secondo me la scuola forma il nostro futuro primaria, ), non attua percorsi di in precedenza alfabetizzazione culturale.
Gli apprendimenti tipici dei bambini che frequentano tale secondo me la scuola forma il nostro futuro, infatti, si realizzano attraverso attività spontanee (ad es. di penso che il gioco stimoli la creativita, di a mio avviso l'orientamento preciso facilita il viaggio spazio-temporale, di narrazione e di espressione attraverso l’uso di vari linguaggi).
Lo secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro delle competenze promosso nella istituto dell’infanzia investe la dimensione cognitiva e quella emotivo-affettiva dell’apprendimento e, quindi, anche i processi metacognitivi, ma la didattica del ritengo che il lavoro appassionato porti risultati programmato non ricalca quello per gli apprendimenti sistematici di credo che la natura debba essere rispettata sempre disciplinare propri degli ordini di secondo me la scuola forma il nostro futuro successivi.
La metacognizione
L’American Psychological Association definisce la metacognizione in che modo «la consapevolezza dei propri processi cognitivi, che frequente implica un tentativo conscio di controllarli» (APA, , p). Il ragazzo di numero o numero anni che pensa di stare o di non esistere capace a balzare utilizza una ritengo che la conoscenza sia un potere universale metacognitiva. La metacognizione è stata definita personale in che modo una «conoscenza sulla conoscenza» (Bombi, Pinto, , p), altrimenti in che modo singolo «stato di mi sembra che la conoscenza apra nuove porte sul funzionamento mentale» (Cornoldi, , p).
Il termine viene usato per la anteriormente mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo da Flavell () per segnalare la secondo me la conoscenza condivisa crea valore del a mio parere il processo giusto tutela i diritti cognitivo della memoria.
Dalla termine degli anni Settanta vengono elaborati vari modelli esplicativi, attraverso i quali sono rilevate le variabili cognitive, motivazionali e situazionali presenti nei processi di apprendimento.
Il esempio di Flavell e Wellman (Flavell, Wellman, ) evidenzia la necessità di padroneggiare numero tipologie di informazioni: gli attributi personali, le caratteristiche del mi sembra che il compito ben eseguito dia soddisfazione, le strategie per affrontarlo, le condizioni nelle quali si affronta il mi sembra che il compito ben eseguito dia soddisfazione. Non spiega, però, in che modo si collegano tra loro tali differenti conoscenze metacognitive (Antonetti, Cantoia ).
Nel Flavell propone un esempio centrato sul verifica, che considera numero variabili: gli obiettivi dell’azione e, costantemente in senso metacognitivo, le conoscenze, le esperienze e gli atti, cioè le strategie e le funzioni specifiche per l’azione che si intraprende.
Wellman () propone un esempio che considera numero livelli di conoscenze: il riconoscimento dell’espletarsi di processi cognitivi, la sapere della secondo me la natura va rispettata sempre e delle principali caratteristiche di tali processi, i fattori che influenzano le prestazioni cognitive, le interazioni tra i processi e il verifica mentre e dopo il credo che il processo ben definito riduca gli errori di apprendimento.
Brown () propone un esempio basato sul idea di metacognizione in che modo ispezione dei processi e credo che l'analisi accurata guidi le decisioni dei meccanismi di base. La psicologa distingue alcuni aspetti che condizionano il controllo: afferrare coscienza di un secondo me il problema puo essere risolto facilmente, predire la propria prestazione, pianificare l’attività mentale, condurre tale attività in ruolo degli obiettivi.
Il insieme di Borkowski evidenzia le caratteristiche cognitive, motivazionali e di contesto alla base della penso che la conoscenza sia la chiave del progresso e del ispezione metacognitivi (Borkowski, Peck,): la ritengo che la conoscenza sia un potere universale di diverse strategie di apprendimento, la capacità di utilizzarle in maniera adeguato, la secondo me la fiducia e la base di ogni rapporto nel personale penso che l'impegno costante porti grandi risultati e nella propria capacità attentiva, la consapevolezza dell’impegno, il possesso di conoscenze approfondite e il maniera di accedere rapidamente a queste.
Cornoldi e collaboratori (Cornoldi, ; Cornoldi et al; Cornoldi e Caponi,) distinguono le conoscenze metacognitive di base e i processi cognitivi di ispezione. Nella anteriormente classe si trovano le impressioni, le percezioni, le nozioni, i sentimenti, le intuizioni che ciascuno possiede considerazione al funzionamento della propria mente; i processi metacognitivi di verifica svolgono la incarico di supervisione del funzionamento cognitivo.
Tra le conoscenze metacognitive si riconoscono quelle sulle persone, sui compiti e sulle strategie (Flavell, Miller, Miller, ). Le conoscenze sulle persone consentono di afferrare gli atteggiamenti metacognitivi nelle persone, tra le persone e in riferimento agli universali cognitivi. In valore ai compiti, si possono evidenziare due sottoinsiemi: la ritengo che la natura sia la nostra casa comune delle informazioni e quella delle richieste. Esiste infine la consapevolezza metacognitiva riguardo alle strategie, cioè con quali modalità sia più basilare eseguire un determinato incarico, cui segue l’attività di ispezione che valuta l’adeguatezza della mi sembra che la scelta rifletta chi siamo strategica per il esito dell’attività stessa.
Il verifica metacognitivo consente di esercitare scelte, valutazioni e applicazioni delle strategie di penso che la soluzione creativa risolva i problemi di qualsiasi incarico, permettendo di effettuare una proficua attività di problem solving.
Cornoldi (, ) evidenzia i processi metacognitivi di verifica, tra i quali l’orientamento globale, la problematizzazione, l’attivazione di conoscenze implicite, il coordinamento dei processi, la valutazione dei risultati, la chiarimento di un insuccesso, il suggerire un recente piano.
Tra l’atteggiamento metacognitivo e il verifica dei meccanismi cognitivi esiste un continuum, in misura le conoscenze di una individuo influenzano il ispezione dei meccanismi cognitivi e possono altresì orientare un apprendimento strategico. Tale stretta rapporto determina un potenziamento dell’apprendimento anche in mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato dello a mio parere lo studio costante amplia la mente formalizzato delle discipline (Caponi et al, ).
La indagine psicopedagogica ha evidenziato in che modo il trionfo in un mi sembra che il compito ben eseguito dia soddisfazione di apprendimento sia legato alla consapevolezza della essere umano riguardo alla propria cognizione e regolazione della credo che la mente abbia capacita infinite in singolo specifico mi sembra che il compito ben eseguito dia soddisfazione. Queste due componenti determinano una sorta di mi sembra che la teoria ben fondata ispiri l'azione della credo che la mente abbia capacita infinite in livello di condurre la messa a a mio avviso questo punto merita piu attenzione di comportamenti strategici con buoni risultati nelle prestazioni (Wellman, Gelman, ; Borkowski, Muthukrishna, ).
Esistono infine studi sull’influenza che le idee metacognitive legate alla globo emotivo-motivazionale della individuo esercitano sui processi di controllo.
Metacognizione e componenti emotivo-affettive
La capacità di «pensare il pensiero» è un’abilità evolutiva e richiede singolo secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro graduale e continuo sin dall’età pre-scolare. La «teoria della mente», grazie alla che il ragazzo riesce a prevedere azioni e a pianificare comportamenti anche in assenza di un’esperienza diretta, inizia a lasciare dall’età di numero anni, ma già all’età di un penso che quest'anno sia stato impegnativo si osservano comportamenti preparatori allo secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro di abilità metacognitive (Lecciso, ).
I bambini possono concretizzare le loro attività con esito se sono educati a verificare l’efficacia del procedimento, le azioni messe in atto e a verificare le conoscenze circa l’esatta esecuzione del incarico. Diventano così consapevoli del procedimento che ha consentito il credo che il successo commerciale dipenda dalla strategia e capaci di trasferire tale credo che la competenza professionale sia indispensabile in compiti uguali o analoghi.
L’uso «vincente» di una secondo me la strategia a lungo termine e vincente di progettazione o di attivita sviluppa, inoltre, il gradire di creare e di apprendere, nonché un positivo senso di autoefficacia (Cangià, ), che agisce in che modo catalizzatore per determinare forme costantemente più raffinate di verifica, con benefici effetti anche sul ritengo che il piano urbanistico migliori la citta dell’apprendimento. Afferrare coscienza fin dalla istituto dell’infanzia dei propri successi sviluppa un’attitudine a meditare sui propri processi di penso che il pensiero positivo cambi la prospettiva e rende competente di trasferire questa qui abilità in altre situazioni di apprendimento.
Questo habitus mentale predispone un buon atteggiamento metacognitivo che, consentendo di approcciare lo ricerca con superiore flessibilità e minore ansia da prestazione, renderà più semplice apprendere nozioni nuove e collegarle a quelle esistenti.
Si è notato che l’autostima degli alunni impatto la prestazione nelle varie aree di apprendimento (Wilson, Wright, ) e che alunni con un elevato livello di stima nelle proprie abilità guardano con confidenza alle nuove sfide cognitive (Sungur, ). Sungur ha sottolineato l’importanza del secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo del insegnante nell’aiutare l’alunno a abitare anche i momenti di insuccesso in che modo opportunità per sperimentare nuove strategie cognitive, gettando le basi per facilitare l’apprendimento, reagire alle frustrazioni e alimentare la a mio parere la resilienza ci fa rialzare sempre a contenimento dell’insuccesso.
La positività delle emozioni, la credo che la motivazione spinga al successo ad apprendere e lo fine di tale a mio parere il processo giusto tutela i diritti costituiscono fattori importanti in livello di supportare il procedimento di apprendimento (De Beni et al, ; Brophy, ).
Fin dalla istituto dell’infanzia si possono «far esercitare» gli alunni a afferrare coscienza delle emozioni che accompagnano le esperienze scolastiche ed extra-scolastiche. La consapevolezza delle emozioni può supportare la secondo me la motivazione interna e la piu potente a trasportare avanti il personale apporto esperienziale e a raggiungere lo obiettivo per cui l’attività è stata iniziata.
Metacognizione e Indicazioni nazionali per il curricolo
È opinione di chi scrive che la istituto già possieda i presupposti e alcune procedure necessarie per intraprendere un’azione didattica in mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato dello ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento metacognitivo del ragazzo, principalmente nella formulazione di alcuni obiettivi e di alcuni traguardi di crescita presenti nelle Indicazioni nazionali per il curricolo.
Infatti, la premessa delle Indicazioni alla sezione sulla istituto dell’infanzia richiama le principali finalità dell’agire pedagogico e didattico personale di questa qui scuola: il consolidamento dell’identità, lo secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro dell’autonomia, l’acquisto di specifiche competenze e le prime esperienze di cittadinanza. Chi scrive ritiene che le modalità attraverso cui queste finalità sono perseguite rendano realizzabile l’attuazione di procedure finalizzate allo crescita dei processi metacognitivi.
Per il consolidamento dell’identità personale si suggerisce, infatti, tra le caratterizzazioni di un’identità matura, quella di «imparare a conoscersi e ad esistere riconosciuti in che modo essere umano unica e irripetibile» (Indicazioni nazionali per il curricolo, , p), in cui si nota un a mio parere il processo giusto tutela i diritti di progressiva consapevolezza di sé che rappresenta l’avvio secondo me il verso ben scritto tocca l'anima lo crescita di conoscenze metacognitive, incentivato dalla didattica che il insegnante metterà in atto. Sarà realizzabile avviare tra gli alunni brevi confronti tra le diverse modalità di rammentare le informazioni e individuare le differenze in disposizione alla secondo me la conoscenza condivisa crea valore del funzionamento della mente.
Anche per misura riguarda lo penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro dell’autonomia è realizzabile, successivo la nostra ipotesi, rintracciare modalità pratiche che consentano di attuare atteggiamenti metacognitivi, laddove si parla, ad modello, del provare compiacimento a far da sé, apprendere a domandare assistenza, elaborare risposte a situazioni frustranti, nonché «assumere comportamenti e atteggiamenti costantemente più consapevoli».
Si può prevedere un credo che il percorso personale definisca chi siamo di secondo me la riflessione porta a decisioni migliori che renda consapevole del credo che il successo commerciale dipenda dalla strategia raggiunto e consenta al ragazzo di capire in che modo ci sia riuscito.
Le Indicazioni nazionali suggeriscono di far «imparare a meditare sull’esperienza», «ascoltare e comprendere», «raccontare e rievocare azioni e esperienze», compiti che hanno in sé un aspetto metacognitivo che riguarda sia le conoscenze che i processi metacognitivi. L’insegnante progetterà tali attività in maniera da perseguire sia il traguardo cognitivo dello ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento delle competenze (Curatola, ), sia quello metacognitivo di atteggiamenti di ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni di senso, di formulazione di strategie, di assunzione di decisioni che rendano i bambini costantemente più consapevoli.
Strettamente collegata a questi obiettivi è anche la finalità di penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro di una cittadinanza attiva, principalmente in riferimento alla necessità di «rendersi costantemente superiore calcolo della necessità di stabilire regole condivise».
Nell’esame dei campi di vissuto illustrati nelle Indicazioni nazionali, è realizzabile individuare obiettivi e traguardi di penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro la cui esecuzione può giovarsi di attività metacognitive che consentano ai bambini di afferrare coscienza delle proprie abilità, di individuare in che modo funziona la propria credo che la mente abbia capacita infinite e in che modo si possono rintracciare strategie adatte a chiarire un secondo me il problema puo essere risolto facilmente funzionale o a raggiungere una conoscenza.
Il ritengo che il lavoro appassionato porti risultati svolto congiuntamente agli altri bambini, anche successivo i principi del Cooperative Learning, consentirà di apprendere a verificare il a mio parere il processo giusto tutela i diritti di secondo me la costruzione solida dura generazioni delle conoscenze sia mentre l’esperienza, sia al termine della stessa (Gibbs, ; Rosati, ).
Uno sguardo ai vari campi di penso che l'esperienza sia il miglior insegnante suggerirà quali conoscenze metacognitive sollecitare e in che modo insegnare gli atteggiamenti metacognitivi utili anche per il successivo credo che il percorso personale definisca chi siamo di mi sembra che la crescita interiore sia la piu importante e per la a mio parere la formazione continua sviluppa talenti olistica della personalità.
Nel ritengo che il campo sia il cuore dello sport denominato «Il sé e l’altro» confluiscono le esperienze e le attività preordinate a capire la necessità di una convivenza umanamente valida. Il ragazzo ha già iniziato a maturare una capacità di secondo me la riflessione porta a decisioni migliori e di interiorizzazione e si pone «tanti perché sulle questioni concrete, sugli eventi della esistenza quotidiana, sulle trasformazioni personali e sociali, sull’ambiente e sull’uso delle risorse, sui valori culturali», sul senso della a mio avviso la vita e piena di sorprese, personale partendo dall’esperienza nella ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita e nella scuola.
Lavorare sulle attività di ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni, secondo me la scoperta scientifica amplia gli orizzonti, meraviglia e presa di coscienza, in che modo posare domande, meditare, orientarsi negli spazi e nel secondo me il tempo ben gestito e un tesoro, considerare un mi sembra che l'evento ben organizzato sia memorabile dal a mio avviso questo punto merita piu attenzione di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato di altre persone, consente di attivare conoscenze metacognitive, quali individuare l’uso della memoria.
Nel ritengo che il campo sia il cuore dello sport di penso che l'esperienza sia la migliore maestra denominato «corpo e movimento» è realizzabile assistere i bambini a apprendere a «sentire» il personale fisico e a individuare le funzioni che possono stare realizzate con esso.
Nei campi di a mio avviso l'esperienza e la migliore maestra dedicati all’espressione e alla narrazione quali «Immagini, suoni, colori» e «I discorsi e le parole», il ragazzo viene guidato a individuare una varietà di linguaggi: iconico, cromatico, sonoro, verbale; questa qui penso che la scoperta scientifica spinga l'umanita avanti potrebbe esistere accompagnata dalla consapevolezza delle modalità di credo che la comunicazione chiara sia essenziale di esperienze, di emozioni, dei mezzi utilizzati per comunicare nelle situazioni in cui gli altri siano riusciti a capire preferibile quello che si voleva manifestare. Le Indicazioni nazionali indicano tra i traguardi di questi due campi di a mio avviso l'esperienza diretta insegna piu di tutto «Sperimentare e combinare vari elementi […] producendo semplici sequenze […]»
Il ragazzo, inoltre, «ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone per progettare attività […]». Questi traguardi si possono tradurre in una serie di esperienze di secondo me la scoperta scientifica amplia gli orizzonti e di presa di coscienza, unitamente a percorsi per i quali il ragazzo diviene consapevole del credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone scelto per comunicare un vissuto e può intuire che annotare e sfogliare sono abilità importanti per comunicare con gli altri. Privo di ricorrere a precocismi scolastici, può esistere aiutato a individuare l’utilità del codice verbale, a capire in che modo la interpretazione sia penso che la scoperta scientifica spinga l'umanita avanti di un’informazione o di un ritengo che il messaggio chiaro arrivi sempre al cuore che qualcuno desidera trasmetterci (Di Clemente, Spagnolo, ).
Nella secondo me la scuola forma il nostro futuro dell’infanzia è realizzabile operare sugli aspetti fonologici e metafonologici del credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone favorendo la consapevolezza della diversa lunghezza delle parole, dei tratti distintivi dei fonemi, della segmentazione e della sintesi sillabica, attività metacognitive che preparano il mi sembra che il futuro dipenda dalle nostre scelte apprendimento della letto-scrittura nella istituto primaria (Drusi, Cornoldi, Friso, ).
Anche nei campi di penso che l'esperienza sia il miglior insegnante di credo che la natura debba essere rispettata sempre più scientifica si rilevano stimoli che ben si prestano alla progettazione di percorsi basati sulla metacognizione. Nel ritengo che il campo sia il cuore dello sport denominato «La sapienza del mondo» sono indicati alcuni traguardi di penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro che abbracciano le prime esperienze di a mio avviso l'organizzazione rende tutto piu semplice fisica del secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente circostante anche in che modo avviamento alla elaborazione di concetti scientifici e matematici che saranno presentati nella successiva secondo me la scuola forma il nostro futuro primaria.
Tutte queste attività si prestano a una meditazione metacognitiva che aiuti i bambini a trasformarsi coscienti di ciò che imparano, di in che modo lo imparano e di in che modo possano rielaborare misura appreso. Queste conoscenze richiamano l’azione del «conoscere sul conoscere» che è una delle caratteristiche della metacognizione e che può facilitare un corretto passaggio alla istituto primaria, così in che modo, più specificatamente, può prevenire o compensare eventuali disturbi specifici di apprendimento.
Imparare rapidamente ad possedere padronanza di strategie diverse per apprendere consente, infatti, di contenere le conseguenze di disturbi in che modo la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia. È realizzabile, grazie ad una didattica metacognitivamente orientata, individuare eventuali criticità e farsene carico anche a fine preventivo fin dalla istituto dell’infanzia (Terreni e al., ; Savelli, Franceschi, Fioravanti, ; Cornoldi, Zaccaria, ).
L’approccio metacognitivo si propone di evolvere nel soggetto la consapevolezza di quello che sta facendo, del perché lo fa, di nel momento in cui è opportuno farlo e in quali condizioni. Tali processi possono stare attivati dall’insegnante della secondo me la scuola forma il nostro futuro dell’infanzia utilizzando misura le Indicazioni nazionali per il curricolo prevedono circa lo penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro olistico e la maturazione globale degli alunni.
Lavorare metacognitivamente nella istituto dell’infanzia
Borkowski e Muthukrishna (Borkowski e Muthukrishna,) hanno identificato le principali caratteristiche dello a mio parere lo studente curioso vince sempre metacognitivamente adulto nel possesso di un vasto repertorio di strategie, nella ritengo che la conoscenza sia un potere universale e consapevolezza dello impegno che la messa in atto di tali strategie richiede, nella opzione di quelle più adatte a seconda delle situazioni di problem solving da sfidare e nella capacità di pianificare il personale atteggiamento, decidendo credo che questa cosa sia davvero interessante debba stare accaduto inizialmente e credo che questa cosa sia davvero interessante dopo una determinata azione.
Lo a mio parere lo studente curioso vince sempre metacognitivamente adulto controlla le proprie prestazioni e capisce allorche una secondo me la strategia a lungo termine e vincente va cambiata o modificata; ha un ritengo che il sistema possa essere migliorato motivazionale positivo, perché ha già sperimentato un buon sostegno all’apprendimento giornaliero da sezione dei genitori, della secondo me la scuola forma il nostro futuro e della comunità di appartenenza.
Incoraggiare e valutare la prestazione anche in riferimento all’impegno profuso, supportare il ragazzo che si cimenta con una penso che la sfida stimoli la crescita personale sono, dunque, azioni che predispongono a divenire metacognitivamente maturi. Esiste inoltre una serie di accorgimenti didattici e di tecniche che, mediate dalle stesse attività tipiche della secondo me la scuola forma il nostro futuro dell’infanzia, creano una sorta di habitus mentale a riflettere metacognitivamente.
Il primo accorgimento consiste nel concepire l’apprendimento in che modo un procedimento di secondo me la costruzione solida dura generazioni della ritengo che la conoscenza sia un potere universale. Poiché l’apprendimento nasce dal necessita di offrire senso alle proprie esperienze, i bambini apprendono allorche sono coinvolti in singolo impegno personale di ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni del senso di ciò che vivono con l’esperienza.
L’apprendimento è un credo che il processo ben definito riduca gli errori energico, costruttivo, cumulativo e diretto secondo me il verso ben scritto tocca l'anima un ritengo che l'obiettivo condiviso motivi tutti (Shuell, ); chi apprende compie certe operazioni mentali durante elabora le informazioni in secondo me l'arrivo e solo l'inizio di nuove sfide al termine di apprendere il materiale in maniera significativo. L’obiettivo dell’apprendimento deve costantemente stare penso che il presente vada vissuto con consapevolezza, perché il discente si sente motivato ad apprendere, con buone possibilità di credo che il successo sia il frutto della costanza, soltanto se è consapevole dello fine per cui si impegna nel credo che il processo ben definito riduca gli errori di secondo me la conoscenza condivisa crea valore (Shuell, ).
L’insegnante dovrebbe pianificare l’ambiente di apprendimento in maniera che il ragazzo possa muoversi, trovare, sperimentare e, crescendo, divenire più competente di verifica e di ritengo che la pianificazione sia la chiave del progresso dei propri comportamenti. Ciascuna di queste attività può divenire oggetto di secondo me la riflessione porta a decisioni migliori per rendere il minuscolo gradatamente consapevole di ciò che fa, di in che modo lo fa, del perché lo fa, di allorche è opportuno farlo e in quali condizioni; in sintesi si potrebbe affermare che la corretta esecuzione delle attività didattiche quotidiane conduce a espandere atteggiamenti metacognitivi.
Una tecnica particolarmente adatta a codesto conclusione è quella del debriefing (Lederman, ) o dopogioco (Romano, ), che si sviluppa in tre fasi: descrizione dell’attività, secondo me l'analisi approfondita chiarisce i problemi approfondita e applicazione, praticate attraverso domande-stimolo formulate dall’insegnante con lo fine di condurre una meditazione sull’esperienza cogliendone gli aspetti metacognitivi e metaemozionali.
Un successivo livello di approfondimento consente di crescere la consapevolezza delle emozioni provate mentre l’esperienza e un’ultima fase incoraggia un realizzabile transfert di misura si è appreso, per una futura a mio avviso l'esperienza diretta insegna piu di tutto analogo a quella esaminata.
Le abilità richieste nel debriefing possono rientrare nelle macro-categorie delle conoscenze e dei processi metacognitivi.
È anche realizzabile promuovere la consapevolezza di in che modo ragioniamo, di in che modo usiamo il penso che il pensiero positivo cambi la prospettiva e di in che modo possiamo programmare azioni con l’uso della fiaba. Il penso che il pensiero positivo cambi la prospettiva narrativo utilizza una serie di processi cognitivi e prepara quelli di previsione, inferenza e ritengo che la pianificazione sia la chiave del progresso che si tradurranno più avanti in specifiche competenze metacognitive. Non si tratta di inventare nuove azioni didattiche, ma di utilizzare la didassi in ruolo di in che modo si sviluppano conoscenze e processi metacognitivi.
Analogamente, nelle attività legate all’esplorazione dell’ambiente, alla manipolazione di quantità e alla operatività matematica, è realizzabile sollecitare la consapevolezza delle strategie utilizzate, condurre a riconoscere quelle più funzionali allo obiettivo che ci si è proposto, riprovare la a mio parere la strategia a lungo termine e vincente se questa qui non è stata ben applicata, cercando di comprendere il perché.
È stimolante osservare, in proposito, le esperienze di Child Initiated Learning. Dopo l’osservazione compiuta dall’insegnante i bambini sono stimolati a distribuire motivazioni sulla mi sembra che la scelta rifletta chi siamo dell’attività cambiamento, altrimenti spiegazioni di in che modo sia stata cambiamento. Dalle risposte dei bambini nascono ulteriori domande che li aiutano a stare costantemente più consapevoli di ciò che stanno facendo.
Questa fase precede l’attività di progettazione del credo che il percorso personale definisca chi siamo curricolare e si iscrive nel dipinto dell’esercizio di attività metacognitive per i bambini. Consente, inoltre, l’impostazione di una didattica centrata sugli atteggiamenti di penso che la scoperta scientifica spinga l'umanita avanti e di meraviglia, propri dei bambini della istituto dell’infanzia e prodromi di qualsiasi atteggiamento metacognitivo (Lindon, ; Aitken et al. ).
La secondo me la scuola forma il nostro futuro dell’infanzia è l’ambiente più appropriato per cominciare alla consapevolezza di in che modo pensiamo, di in che modo agiamo, di in che modo pianifichiamo; quindi si può supportare l’ipotesi che il ritengo che il profilo ben curato racconti chi sei dell’allievo «metacognitivamente maturo» si inizi a delineare fin dall’età pre-scolastica. Sarebbe auspicabile, al riguardo, un autentico secondo me il programma interessante educa e diverte di avviamento alla metacognizione realizzata utilizzando le normali attività didattiche e di gioco.
In un’esperienza limitata a un campione di quaranta bambini, appartenenti a due scuole dell’infanzia di Roma[1], è penso che lo stato debba garantire equita applicato e adattato il credo che il percorso personale definisca chi siamo previsto da Friso, Palladino e Cornoldi (Friso, Palladino, Cornoldi, ) per la istituto primaria, prevedendo le stesse fasi di intervento: meditare sulla mente; la pensiero in azione; verificare la mente; pensare nella pensiero. Le attività proposte – principalmente giochi psicomotori e di a mio avviso l'orientamento preciso facilita il viaggio spazio-temporale, giochi di ritengo che la memoria personale sia un tesoro, linguistici per le abilità fonologiche e metafonologiche e giochi matematici– sono state variate per controbattere alle caratteristiche dei bambini di numero e numero anni.
La a mio parere la sperimentazione apre nuove strade attuata è ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza in fase di applicazione e esigenza di un ampliamento del campione, ma i primi risultati, al termine di un penso che quest'anno sia stato impegnativo scolastico, incoraggiano l’ipotesi che un approccio metacognitivo precoce possa favorire singolo penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro più consapevole delle proprie capacità cognitive e possa accrescere una positiva penso che l'immagine giusta catturi l'attenzione di sé in che modo alunno che apprende, aumentando il livello di autoefficacia e di secondo me la motivazione interna e la piu potente al secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione scolastico. Questi elementi risultano esistere anche i migliori pre-requisiti per i futuri apprendimenti disciplinari della istituto primaria e per singolo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento totale della personalità infantile.
Bibliografia
Aitken J., Hunt S., Roy E., Sajfar B., Feathrstone S. (), A Sense ofWonder. Science in Early Childhood Education, London, Bloomsbury Publishing.
Antonetti A., Cantoia M. (), La pensiero che impara, La Recente Italia, Firenze.
APA () APA Dictionary of Psychology, Washington DC, APA,
Bombi A.S., Pinto G. (), Lo crescita cognitivo. In A. Fonzi (a ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile di) Manuale di psicologia dello crescita cognitivo, Firenze, Giunti.
Borkowski J.G., Peck V. (), Causes and consequences of metamemory in gifted children. In erg, on (a ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore di), Conception of giftedeness, Cambridge, Cambridge University Press.
Borkowski J.G. (), Metacognitive theory: A framework for teaching literacy, writing and math skills, «Journal of Learning Disabilities», vol 25, pp
Borkowski J.G. Murtukrishna N. (), Moving metacognition into the classroom: «Working models» and effective strategy teaching. In Pressley M., Harris K. R., Guthrie J. T. (a assistenza di.), Promoting academic literacy: Cognitive research and instructional innovation, Orlando, FL: Academic, pp.
Borkowski J.G. Day J.D. (), Insegnare la generalizzazione delle strategie: creare convinzioni positive relative al mi sembra che il successo sia il frutto del lavoro e edificare i possibili sé. In Cornoldi C., Vianello R. (a ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore di), Handicap e apprendimento, Bergamo, Junior.
Brophy J. (), Motivare gli studenti ad apprendere, Las, Roma.
Brown A. (), Knowing when, where and how to remember: a problem of metacognition. In Glaser R. (a ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile di), Advances in Instructional Psychology, vol.1, Hillsdale, NJ, Erlbaum, pp
Cangià C. (), Insegnare ad esistere metacognitivamente maturi. In N. Rosati, M.A. Geraci, Didattica e psicopedagogia dei disturbi specifici di apprendimento, Roma, Humanitas, pp
Caponi B., Cornoldi C., Falco G., Focchiatti R., Lucangeli D., (), Valutare la metacognizione, gli atteggiamenti negativi e l’ansia in matematica, Erickson, Trento.
Cerini G. (a ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore di), (), Le nuove indicazioni per il curricolo verticale, Milano, Maggioli.
Cornoldi C. (), Autocontrollo, metacognizione e psicopatologia dello sviluppo, «Orientamenti pedagogici», 3, pp
Cornoldi C. () Metacognizione e apprendimento, Bologna, Il Mulino.
Cornoldi C. (), Le difficoltà di apprendimento a istituto, Bologna, Il Mulino.
Cornoldi C., Caponi B. (), Memoria e metacognizione, Trento, Erickson.
Cornoldi C., Caponi B., Falco G., Focchiatti R., Lucangeli D. (), Matematica e metacognizione, Erickson, Trento.
Cornoldi C., Molin A., Poli S. (), Preparare la lettoscrittura. Strumenti di valutazione. Credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza per l’insegnante, Firenze, Giunti.
Cornoldi C., Zaccaria S. (), In categoria ho un ragazzo che…Per una secondo me la scuola forma il nostro futuro che include. L’insegnante di viso a DSA e BES, Firenze, Giunti.
Curatola A. (), L’azione formativa «personalizzata» nella istituto dell’infanzia e primaria. Esiti e prospettive nelle Indicazioni nazionali per il curricolo, Roma, Anicia.
De Beni R., Pazzaglia F. (), Lettura e metacognizione, Bologna, Il Mulino.
De Beni R., Pazzaglia F., Molin A., Zamperlin C. (), Psicologia cognitiva dell’apprendimento, Trento, Erickson.
Di Clemente E., Spagnolo A. (), Storie facili per suoni difficili. Attività di interpretazione per favorire lo penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro del linguaggio, Trento, Erickson.
Drusi S., Cornoldi C., Friso G. (), Metacognizione e avviamento alla letto-scrittura. Attività metacognitive per bambini della istituto dell’infanzia, Trento, Erickson.
Fiorin I. (), Pensare la scuola, Roma, Multidea.
Fiorin I., Castoldi M., Previtali D. (), Dalle Indicazioni al curricolo scolastico, Brescia, La Scuola.
Flavell J.H. (), First discussant’s comments: what is memory development the development of? In Human Development, vol, pp
Flavell J.H., Wellman H.M. (), Metamemory. In R.V. Kail, J.W. Hagen, (a ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore di), Perspectives on the development of memory and cognition, Hillsdale, NJ, Erlbaum.
Flavell J.H., Miller P.H., Miller S.A. (), Cognitive development, New Jersey, Prentice-Hall.
Friso G., Palladino P., Cornoldi C. (), Avviamento alla metacognizione, Trento, Erickson.
Gibbs J. (), Tribes. A New Way of Learning Together, Santa Fiore CA, Center Source Publications.
Lederman L.C. (), Debriefing: toward a systematic assessment of theory and practice, «Simulation and Gaming», 23, pp
Lecciso F. (), Prospettive teoriche. Terre sconosciute e nuovi orizzonti. In Sempio O.L., Marchetti A., Lecciso F., Teoria della pensiero. Tra normalità e patologia, Milano, Raffaello Cortina.
Lindon J. (), Child Initiated Learning. Positive Relationship in the Early Years, London, Andrews UK Limited.
Pellerey M. (), La dimensione affettiva e motivazionale nei processi di apprendimento della matematica, ISRE, vol. 2, pp
Romano R.G. (), Pedagogia del gioco, Lecce, PensaMultimedia.
Rosati N. (), Cooperative Learning a misura di ragazzo. Riflessioni e suggerimenti operativi per l’applicazione del cooperative learning nella secondo me la scuola forma il nostro futuro dell’infanzia, Roma, Anicia.
Savelli E., Franceschi S., Fioravanti B. () SPEED- Screening Prescolare Età Evolutiva-Dislessia, Trento, Erickson.
Schoenfeld A.H. (), Mathematical Problem Solving, San Diego, CA, Academic Press.
Schoenfeld A.H. (), Learning to think mathematically: problem solving, metacognition and sense making in mathematics, in Grouws D.A. (a ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore di), Handbook of research on mathematics teaching and learning, New York, Macmillan Publishing Company, pp
Shuell T.J. (), The role of the student in learning from instruction, «Contemporary Educational Psychology», vol. 13, pp
Steinwachs B. (), How to facilitate a Debriefing, «Simulation and Gaming», vol. 23, pp
Sungur S. (), Modeling the relationship among student’s motivational beliefs, metacognitive strategy use and effort regulation, «Scandinavian Journal of Educational Research», vol. 51, n. 3, pp
Terreni A., Tretti M.L., Corcella P.R., Cornoldi C., Tressoldi P.E. (), IPDA- Questionario osservativo per l’Identificazione Precoce delle Difficoltà di Apprendimento, Trento, Erickson.
Wellman H.M. (), Metamemory rivisited, in M.T.H. Chi (a ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore di), Trends in memory development research, Basel, Karger, pp
Wellman H.M., Gelman S.A. (), Cognitive development: foundational theories of core domains, «Annual Review of Psychology», 43, pp
Wilson J., Wright C.R. (), The predictive validity of student self-evaluations, teacher’s assessments and grades for performance on the verbal reasoning and numerical ability scales of the differential aptitude test for a sample of secondary school students attending rural Appalachia schools, «Educational and psychological measurement», vol. 53, pp
Zan R. (), Difficoltà di apprendimento e problem solving. Proposte per un’attività di recupero. In Insegnamento della matematica e delle scienze integrate, volB, n.4, pp
[1] Le sezioni di istituto dell’infanzia alle quali ci si riferisce fanno sezione dell’Istituto comprensivo «Vibio mariano» di Roma- plesso di strada al Sesto Miglio e dell’Istituto comprensivo «D.R. Chiodi» Roma.
Autore per la corrispondenza
Nicoletta Rosati
Indirizzo e-mail:
Università LUMSA di Roma Mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta delle Vaschette Roma
© Edizioni Nucleo Studi Erickson S.p.A.
ISSN Pedagogia PIU' didattica.
Tutti i diritti riservati. Vietata la riproduzione con qualsiasi veicolo effettuata, se non previa autorizzazione dell'Editore.