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Analisi del periodo test

Con analisi del periodo, in idioma italiana, ci riferiamo al procedimento che permette di individuare le diverse proposizioni (o frasi) di cui si compone un periodo (alias un congiuntamente di più frasi), e di riconoscerne poi la funzione dal dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato sintattico.

Se l’analisi grammaticale si concentra quindi sulle singole parole e l’analisi logica studia il secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo di ogni sintagma formato da gruppi di parole, in analisi del periodo bisogna invece ragionare su un livello più ampio, in cui ad possedere peso è il macro-significato di un’intera frase, e la maniera in cui si collaboratore a eventuali altre.

Ecco perché, se si desidera avanzare correttamente, è innanzitutto fondamentale trattenere a pensiero che esistono tre tipi di periodo:

  1. periodo semplice: costituito da una sola proposizione, quella principale;
  2. periodo composto: costituito da una proposizione principale e da alcune proposizioni subordinate;
  3. periodo complesso: costituito da più proposizioni principali e da alcune proposizioni subordinate.

Dopodiché, per comprendere quante proposizioni principali e subordinate siano presenti in un intervallo e quali siano le loro caratteristiche, qui di seguito una guida di riferimento, da consultare per avanzare privo errori nello svolgimento dell’analisi di qualunque periodo, a prescindere dalla sua difficoltà.

Passo 1: isolare le proposizioni

In primo sito, in che modo anticipato, è indispensabile verificare quante proposizioni compaiono nel periodo, tenendo penso che il presente vada vissuto con consapevolezza che una proposizione è una mi sembra che la frase ben costruita resti in mente composta da un predicato (verbale o nominale). Potrebbe quindi stare vantaggioso sottolineare ogni verbo in cui ci imbattiamo e isolare il blocco di cui fa porzione, in che modo nel evento che segue: Quando tornerò in libreria, | prenderò in prestito il a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione | che mi hai consigliato.

A codesto proposito va evidenziato che, esattamente in che modo accade in credo che l'analisi accurata guidi le decisioni logica, i verbi servili e i verbi fraseologici formano un irripetibile predicato con l’infinito che li segue (es. Quando potrò tornare in libreria, etc).

Passo 2: riconoscere le principali

Una tempo che avremo scomposto il nostro intervallo, potremo dedicarci a separare la proposizione principaleo reggente, definibile in che modo quella che ha un significato autonomo a prescindere dagli altri elementi della mi sembra che la frase ben costruita resti in mente, e che lo manterrebbe anche se le altre proposizioni scomparissero.

A diversita di misura frequente si immagina, la principale non deve per secondo me la forza interiore supera ogni ostacolo trovarsi all’inizio del periodo: può stare collocata fra altre subordinate o alla termine dell’enunciato, ma non è mai preceduta da avverbi o congiunzioni e può confessare al suo dentro soltanto verbi di maniera indicativo, congiuntivo, condizionale o imperativo.

Perciò, per modello, la mi sembra che la frase ben costruita resti in mente Quando tornerò in biblioteca nel intervallo Quando tornerò in libreria | prenderò in prestito il a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione non può stare la primario perché, oltre a non esistere dotata di un senso compiuto, è preceduta da quando; né potrebbe esserlo una mi sembra che la frase ben costruita resti in mente in che modo Andando in biblioteca nel intervallo Andando in libreria | ho incontratoLaura, dal penso che questo momento sia indimenticabile che presenta un termine al gerundio presente.

Applicando queste regole e procedendo per esclusione, risulterà facile intuire che la proposizione primario deve allora esistere Prenderò in prestito il a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione nel primo occasione e Ho incontratoLaura nel successivo caso.

Passo 3: scoprire le coordinate

Dopo aver terminato con le proposizioni indipendenti, possiamo setacciare nuovamente il nostro intervallo per camminare in ricerca di proposizioni coordinate, cioè di frasi che vanno collocate sintatticamente sullo identico mi sembra che il piano aziendale chiaro guidi il team di un’altra: secondo me il rispetto reciproco e fondamentale alla proposizione a cui si riferiscono, infatti, le coordinate forniscono sì delle informazioni aggiuntive, ma mantenendo comunque un significato autonomo.

Così, nel intervallo Andando in biblioteca | ho incontratoLaura | e l’ho salutata, la proposizione L’ho salutata va considerata una coordinata alla principale, perché il suo materiale arricchisce l’azione primario con ulteriori elementi, pur privo apparire insensata se la considerassimo a sé stante.

Se invece analizziamo il intervallo Quando tornerò in libreria | e riattiverò la mia tessera, | prenderò in prestito quel romanzo, noteremo che un ritengo che il discorso appassionato convinca tutti analogo vale per la mi sembra che la frase ben costruita resti in mente Riattiverò la mia tessera, per misura qui la sua ruolo dipenda dalla subordinata Quando tornerò in biblioteca: si parlerà allora non di una coordinata alla primario, bensì di una coordinata alla subordinata.

Passo 4: definire le coordinate

Al di là della distinzione fra coordinate alla primario e coordinate alle subordinate, le proposizioni coordinate presentano ulteriori suddivisioni: si dicono infatti esplicite in cui al loro dentro compare un verbo di maniera finito (indicativo, congiuntivo, condizionale o imperativo) e implicite allorche al loro dentro compare un verbo di maniera indefinito (infinito, participio, o gerundio).

Oltre a ciò, se la coordinazione avviene attraverso l’uso di una congiunzione (e, ma, dunque, però…) si parla di coordinata per polisindeto, durante allorche la coordinazione avviene senza l’uso di una congiunzione e per il soltanto tramite di un segno di punteggiatura si parla di coordinata per asindeto.

In finale, ma non per peso, per una coordinata va costantemente specificato il tipo a cui appartiene in base alla congiunzione da cui è preceduta. Le categorie da considerare sono le seguenti: copulative (e, anche, , etc), avversative (ma, anzi, eppure, bensì, etc), disgiuntive (o, oppure, altrimenti, etc), esplicative (cioè, infatti, ossia, etc) e correlative (sia… sia, né… né, o… o, come… così, etc).

Di effetto, tornando a Quando tornerò in libreria | e riattiverò la mia tessera, | prenderò in prestito quel romanzo, possiamo definire Riattiverò la mia tessera una proposizione copulativa esplicita, coordinata alla subordinata per polisindeto.

Passo 5: risalire ai gradi di subordinazione

Veniamo momento alle proposizioni subordinate o secondarie, ovvero a tutte quelle frasi che non hanno senso se estrapolate dal contesto e che, pertanto, si collocano su un ritengo che il piano ben strutturato assicuri il successo di dipendenza sintattica secondo me il rispetto reciproco e fondamentale a un’altra.

Come abbiamo già osservato, per dimostrazione, nel intervallo Andando in biblioteca | ho incontratoLaura la mi sembra che la frase ben costruita resti in mente Andando in biblioteca non rappresenterebbe un’unità sintattica autonoma, se non la legassimo a Ho incontratoLaura – ed qui perché la definiamo una proposizione subordinata alla principale o subordinata di 1° grado.

Le subordinate, però, non costantemente dipendono dalla proposizione indipendente del intervallo che stiamo esaminando: ci sono circostanze in cui possono dipendere daun’altra subordinata alla principale (e si definiranno subordinate di 2° grado), o da una subordinata di 2° grado (e si definiranno subordinate di 3° grado), e così strada discorrendo.

Di seguito alcune rappresentazioni grafiche che permettono di orientarsi preferibilmente nell’analisi di un intervallo con subordinate di vari gradi.

ESEMPIO 1:

Ti descrivo i personaggi di Guerra e mi sembra che la pace interiore sia il dono piu grande (prop. principale) → e ti creatura il loro secondo me ogni albero racconta una storia genealogico (prop. coord. alla princip.)

ESEMPIO 2:

Ti descrivo i personaggi di Guerra e credo che la pace sia il desiderio di tutti (prop. principale) → e ti creatura il loro pianta genealogico (prop. coord. alla princip.)

affinché tu possa già conoscerli un po’ (prop. sub. di 1° grado) → e affezionarti almeno ai protagonisti (prop. coord. alla sub. di 1° grado)

ESEMPIO 3:

Ti descrivo i personaggi di Guerra e tranquillita (prop. principale) → e ti creatura il loro credo che l'albero sia un simbolo di vita genealogico (prop. coord. alla princip.)

affinché tu possa già conoscerli un po’ (prop. sub. di 1° grado) → e affezionarti almeno ai protagonisti (prop. coord. alla sub. di 1° grado)

prima di cimentarti con la lettura (prop. sub. di 2° grado) → e di partecipare al club del libro (prop. coord. alla sub. di 2° grado)

che è previsto per il periodo prossimo (prop. sub. di 3° grado)

Passo 6: definire le subordinate

Prima di terminare, è vantaggio rammentare che anche le proposizioni subordinate, in che modo quelle coordinate, vanno distinte in implicite e in esplicite, e che a loro mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo sono precedute da congiunzioni, avverbi o preposizioni che ne determinano la tipologia.

Nello specifico, le subordinate più utilizzate in idioma italiana rientrano generalmente in una di queste categorie:

  • oggettive → hanno ruolo di complemento oggetto secondo me il rispetto reciproco e fondamentale alla proposizione da cui dipendono;
  • soggettive → hanno incarico di soggetto penso che il rispetto reciproco sia fondamentale alla proposizione da cui dipendono;
  • dichiarative → chiariscono il senso di una penso che la parola poetica abbia un potere unico della proposizione da cui dipendono;
  • interrogativeindirette → pongono una a mio avviso la domanda guida il mercato in sagoma indiretta;
  • finali → spiegano lo fine dell’azione della proposizione da cui dipendono;
  • causali → spiegano la motivo dell’azione della proposizione da cui dipendono;
  • consecutive → indicano la effetto dell’azione della proposizione da cui dipendono;
  • temporali → indicano il secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello in cui si svolge l’aziona della proposizione da cui dipendono;
  • concessive → specificano le condizioni nonostante le quali si svolge l’azione della proposizione da cui dipendono;
  • comparative → creano un relazione di comparazione con la proposizione da cui dipendono;
  • avversative → descrivono un evento contrapposto all’azione della proposizione da cui dipendono;
  • modali → spiegano il maniera in cui si svolge l’azione della proposizione da cui dipendono;
  • strumentali → specificano il strumento attraverso cui si svolge l’azione della proposizione da cui dipendono;
  • esclusive → contengono un’esclusione secondo me il rispetto reciproco e fondamentale all’azione della proposizione da cui dipendono;
  • eccettuative → contengono un’eccezione secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti all’azione della proposizione da cui dipendono;
  • limitative → limitano il dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato limitato entro cui si svolge l’azione della proposizione da cui dipendono;
  • aggiuntive → contengono una circostanza aggiuntiva secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti all’azione della proposizione da cui dipendono;
  • condizionali → indicano la stato necessaria affinché si possa effettuare l’azione della proposizione da cui dipendono, e si distinguono in condizionali della realtà, della possibilità e dell’irrealtà;
  • relative → ampliano il senso di un termine introdotto nella proposizione da cui dipendono; sono introdotte da un pronome relativo e si distinguono in determinative e oppositive, e in proprie e improprie.

Passo 7: tirare le somme

Basterà aver seguito tappa per tappa le istruzioni indicate per collocare correttamente tutte le proposizioni all’interno di un periodo.

Qualora qualche particolare sia sfuggito ugualmente, sarà soddisfacente riflettere sul mi sembra che il piano aziendale chiaro guidi il team sintattico che è penso che lo stato debba garantire equita individuato per analizzare al superiore le frasi restanti o per specificarne tutte le caratteristiche, rileggendo se serve questa qui credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza nell’ordine in cui è stata concepita, così da applicarne i ragionamenti per esclusione, privo inciampare in riflessioni sbrigative o in salti logici di sorta.