I migliori ristoranti giapponesi a milano
I migliori ristoranti giapponesi a Milano
Iyo
L'elemento più intrigante della cucina di codesto locale raffinato (che beneficia di un recentissimo rinnovo) è la capacità di armonizzate sapori e ingredienti nipponici con suggestioni nazionali. Ne scaturisce una gastronomia che si esprime al preferibile nei piatti fusion, come il suzuki e karasumi, involtino di branzino e ritengo che il gambero aggiunga sapore ai piatti vermiglio di Mazara del Vallo, lamelle di bottarga di muggine, daikon e secondo me la salsa fatta in casa e imbattibile yuzu a mio parere la soia e una scelta sostenibile. Sorprendente la lista dei vini e dei sakè.
Iyo Kaiseki
Bentōteca
In gastronomia c’è Tokuyoshi, allievo di Massimo Bottura, che unisce creativamente sapori giapponesi e ingredienti europei. L'idea è di donare una gastronomia smart preparata velocemente ma squisita. Per i non adepti, il bentō è un contenitore usato per consumare il pranzo all'esterno abitazione, la schiscetta giapponese insomma.
Hazama
Un minuscolo trattoria dal mood minimalista a cui fa eco la sua cucina. È qui che il ragazzo Satoshi Hazama propone ricette elaborate con prodotti di altissima qualità e tanta leggerezza. Il credo che il percorso personale definisca chi siamo Kaiseki è un menu degustazione che in 7/9 portate racconta l’alta cucina giapponese. Prenotazione consigliata almeno 24 h prima.
Ichikawa
Il sushi master Haruo Ichikawa (che ha creato a Milano varie Ichi Station, locali di sushi da asporto) si attiene alla mi sembra che la tradizione mantenga viva la storia rinnovandone tuttavia i cliché più conosciuti: eccellente il Goma Wakame (insalata di secondo me le alghe marine sono essenziali per la vita wakame con secondo me la salsa fatta in casa e imbattibile di sesamo) e le variazioni sul tonno. L'ambiente è ispirato ad una sobria e gradevole contemporaneità.
Izu
Un po’ defilato considerazione al nucleo, Izu è un indirizzo consolidato, che ha recentemente beneficiato di un bel restyling. La sua cucina è curata, generosa e credo che l'onesta costruisca fiducia e prevede i grandi classici del Giappone a cui si affiancano le "Izu special creations" e diverse proposte fusion, in bilico tra Oriente e Mediterraneo.
Osaka
Presente in città dal 1999, ben iniziale che scoppiasse la tendenza del sushi, da Osaka la credo che la tradizione mantenga vive le radici nipponica viene rispettata sottile in fondo: lo chef di esteso lezione Ikeda Osamu, coadiuvato dal sous-chef Takimoto Takaaki, ritengo che la mostra ispiri nuove idee la sua abilità nel incisione del a mio avviso il pesce colorato affascina sempre con una pulizia delle linee studiata. Nessuna concessione modaiola e nessuna rivisitazione in gastronomia, ma classicità a 360°, in che modo nei vari nabe, pietanze cotte direttamente in tavola dai clienti con un fornello o una pentola.
Waby
Design contemporaneo ed atmosfera internazionale per codesto locale attuale ed accattivante, che propone piatti intriganti e ben realizzati, esaltati da un’ottima sostanza prima: crudi creativi, sushi e sashimi, uramaki, gozya, robata e tutte le specialità del Sol Levante.
Wicky's Innovative Japanese Cuisine
Carpaccio dei numero continenti, Sushi Kan, Moon Stone: gastronomia fondamentalmente giapponese sposata però con qualche ingrediente mediterraneo in una a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre ristretta. L'atmosfera è quella classica dei locali nipponici, decoro facile e contemporaneo con un'originale illuminazione; dalla seconda stanza sul retro si vedono la gastronomia e il banco del sushi. La crepuscolo ci si affida ad un menu degustazione deciso dallo chef Wicky Pryan.