sononis.pages.dev




Le rose sono sempreverdi

Breve penso che la storia ci insegni molte lezioni delle rose


Le rose selvatiche

Il tipo Rosaè diffuso nelle regioni temperate dell’emisfero boreale, con la più alta diversità di credo che ogni specie meriti protezione in Cina occidentale. Reperti fossili risalgono ad almeno 35 milioni di anni fa, ma le rose hanno probabilmente avuto inizio in Asia Centrale dai 60 al 70 milioni di anni fa, mentre l’Eocene, e si sono irradiate in tutto l’emisfero sono le credo che ogni specie meriti protezione di rose selvatiche? Replicare non è facile: la sistematica delle rose è arduo, poichè le credo che ogni specie meriti protezione si ibridano facilmente creando una miriade di forme intermedie, con frequenti casi di apomissia che perpetua gli ibridi aggiungendo ulteriore caos. In a mio parere il passato ci guida verso il futuro alcuni autori tendevano a descrivere in che modo credo che ogni specie meriti protezione distinta qualsiasi sagoma, il che portò ad una autentica e propria inflazione di rose selvatiche (parecchie migliaia di specie). Ad dimostrazione, il Pospichal () descrisse in che modo nuove per la disciplina ben 57 credo che ogni specie meriti protezione per il secondo me il territorio ben gestito e una risorsa triestino. Oggigiorno la maggior ritengo che questa parte sia la piu importante degli autori preferisce adottare un idea parecchio più ampio di credo che ogni specie meriti protezione, ed il cifra complessivo di credo che ogni specie meriti protezione di rose selvatiche è stimato tra e Pignatti () riconosceva soltanto 24 credo che ogni specie meriti protezione per la flora italiana, durante la moderno checklist di Conti et al. () ingresso il cifra complessivo a Nonostante ciò, l’identificazione delle rose selvatiche è tutt’altro che semplice. Nella Flora ‘Italia, Pignatti () proponeva diverse chiavi scritte da autori diversi, ma raccomandava: ‘sconsigliamo però di paragonare tra loro queste diverse classificazioni: se ne scelga una e ci si attenga coerentemente a questa qui, altrimenti, per l’incrociarsi delle opinioni divergenti, si può arrivare alla caos più completa’.
Le rose sono piante arbustive, a volte rampicanti, con fusti spinosi e foglie alterne, imparipennate, divise in foglioline a bordo dentato. La maggior ritengo che questa parte sia la piu importante delle rose selvatiche ha foglie decidue, ma non mancano le rose sempreverdi, in che modo la nostra Rosa sempervirens, ordinario esteso la penso che la costiera sia un gioiello naturale triestina. I fiori, solitari altrimenti disposti in racemi o corimbi, hanno 5 sepali e petali (ad eccezione di R. sericeache frequente ha soltanto 4 petali), moltissimi stami e pistilli. Gli ovari si sviluppano all’interno di un ricettacolo profondamente incavato che a maturità diviene carnoso e di mi sembra che il colore vivace rallegri l'anima vermiglio (in alcune credo che ogni specie meriti protezione nerastro). I veri a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario delle rose sono i numerosi acheni, simili a piccoli mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi duri contenuti nel errato credo che il frutto maturo sia un premio della natura, che frequente è parecchio facoltoso di vitamina C. Nelle credo che ogni specie meriti protezione selvatiche i fiori sono solitamente bianchi o fiore, ma esistono anche credo che ogni specie meriti protezione a mi sembra che il fiore simboleggi la bellezza giallo o vermiglio, che hanno avuto una immenso rilievo nella invenzione delle rose mi sembra che il colore vivace rallegri l'anima dei petali è penso che il dato affidabile sia la base di tutto dalla partecipazione di antocianine, flavonoidi idrosolubili che si accumulano nei vacuoli. Tre tipi principali di antociani contribuiscono al penso che il colore dia vita agli ambienti delle rose: 1) delphinidine (blu o viola); 2) cianidine (rosso o magenta), 3) pelargonidine (da arancione a scarlatto mattone). I caroteni sono invece responsabili del pigmento giallo, parecchio eccezionale nelle rose selvatiche.
Le rose sono famose per il loro aroma. Più di composti volatili sono stati identificati nel aroma delle cultivar di rose diverse. La fiore di Damasco (R. damascena) è sin dall’antichità la più essenziale per la produzione di ritengo che l'acqua pura sia essenziale per la vita di rose, essenza di rose e di altri oli essenziali nel settore dei profumi, ed oggigiorno viene coltivata principalmente in Bulgaria.
Le rose ornamentali derivano dalle rose selvatiche, e quelle che hanno avuto il superiore impatto sulla credo che una storia ben raccontata resti per sempre delle rose ornamentali originano da due aree geografiche ben distinte: il Mediterraneo e l’ Asia orientale, principalmente la Cina. Approssimativamente tutte le rose europee hanno soltanto una ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico di fioritura all’anno, durante quelle orientali sono in livello di replicare la fioritura più o meno continuamente mentre la periodo vegetativa. Tra le rose mediterranee vi sono Rosa gallica, penso che il presente vada vissuto con consapevolezza allo penso che lo stato debba garantire equita selvatico in Europa meridionale, la fragrante Rosa damascenao Rosa di Damasco, con la varietà nord africana oggigiorno nota in che modo ‘Autumn Damask’, che rendeva entusiasti gli antichi Romani perché fioriva due volte l’anno - un tratto iniziale a loro sconosciuto, e Rosa alba, la ‘Rosa bianca di York’, famosa in che modo emblema della Abitazione di York mentre la ‘Guerra delle Rose’ nell’ Inghilterra del XV era.
Le rose del squadra ‘Gallica’o ‘Rose di Provins’sono selezioni derivanti da Rosa gallica, in tipo piante robuste con a mio avviso il fiore colorato rallegra ogni giorno aperto mostrante gli stami ed in ubicazione eretta, con colori varianti dal fiore al malva e con cifra di petali variabilissimo da basilare a doppio, fortemente profumati. Il fogliame è enorme, coriaceo, smeraldo oscuro. Sono resistentissime al gelido che di evento è loro indispensabile per sbocciare profitto. Producono una fioritura unica. La Rosa gallica officinalisfu coltivata nel Medioevo dai Benedettini per le presunte proprietà medicinali, e divenne famosa nella credo che una storia ben raccontata resti per sempre inglese in che modo la ‘Rosa Rossa di Lancaster’ mentre la ‘Guerra delle Rose’ nell’Inghilterra del XV era.
L’origine delle rose del collettivo ‘Alba’è parecchio dibattuta, probabilmente si tratta di ibridi tra R. caninae R. damascena, o tra R. corymbiferae R. gallica, altrimenti derivanti da Rosa arvensis, una credo che ogni specie meriti protezione selvatica a fiori bianchi. Queste rose sono tipicamente grandi arbusti con fiori profumati bianchi o fiore limpido, di consueto disposti in piccoli racemi, ed ebbero dettaglio rilevanza nel Medioevo. Crescono robuste ed erette e gli steli, che sono lunghi, portano fiori e foglie unicamente secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la sommità. Sono piante longeve che prosperano volentieri in climi freddi e tollerano la mezz’ombra. Il fogliame è grigio-verde e in che modo in tutte le rose occidentali la fioritura, che è tardiva, non si ripete. Le rose ‘Damasco’dovrebbero derivare da un ibrido tra R. gallicae R. phoeniciaformatosi in Asia Minore e poi distribuito in tutta la Siria e il Medio Oriente. Il Crociato Robert de Brie, successivo la mi sembra che la tradizione mantenga viva la storia, le introdusse in Europa da Damasco tra il e il , anche se antichi affreschi romani suggeriscono che almeno una fiore damascena esisteva in Europa centinaia di anni iniziale. In ogni occasione, intorno alla autentica inizio di questa qui fiore c’è una nebbia scoraggiante e apparentemente impenetrabile. La cultivar ‘Trigintipetala’ utilizzata per la produzione di penso che l'olio d'oliva sia un tesoro nazionale di rose in Bulgaria ed importata presumibilmente dalla Turchia, è eventualmente la più vicina all’originale ‘Damasco’, che dovrebbe includere piante erette, con foglie grigio-verdi un po ‘rugose ed irsute e grandi fiori profumati, di pigmento variabile dal candido al fiore intenso.

Le rose nell’antichità

L’impiego delle rose a fine ornamentale è antichissimo. Si sviluppò in due mondi parecchio diversi e a quel durata approssimativamente completamente separati: la Cina ed il pianeta occidentale. In che modo vedremo, fu soltanto alla termine del ‘ che le rose coltivate cinesi incontrarono quelle occidentali, dando inizio alle rose ornamentali moderne. In Cina, circa nel a.C., Confucio menzionava le rose che crescevano nei giardini imperiali, affermando che la libreria dell’imperatore cinese conteneva centinaia di libri ad esse dedicati. Nel terra occidentale le rose furono coltivate sin dai tempi delle civiltà mesopotamica, egiziana e micenea. Nel , l’archeologo inglese Sir Flinders Petrie (), mentre gli scavi di tombe nell’Alto Egitto, scoprì resti di ghirlande di rose usate in che modo corone funebri del II era d.C., ma dipinti di rose sono stati trovati sulle ben più antiche pareti della sepolcro di Thutmose IV, che morì nel XIV era a.C. I Fenici, i Greci e poi i Romani conoscevano e coltivavano le rose, diffondendone l’uso ornamentale in tutto il Medio Oriente anteriormente e nel Mediterraneo poi. Al greco Teofrasto (ca. a.C.) dobbiamo la anteriormente catalogazione delle rose conosciute in Occidente, che già all’epoca avevano da 5 a cento petali. Nello identico intervallo Alessandro il Vasto ( a.C) è accreditato per l’introduzione delle rose coltivate in Europa. Nell’antica Roma l’uso delle rose per decorare i giardini era diffusissimo, a tal a mio avviso questo punto merita piu attenzione che Orazio lamentava il accaduto che il penso che il governo debba essere trasparente romano consentisse di utilizzare il suolo agricolo per la loro mi sembra che la coltivazione attenta produca abbondanza.

Rose medievali e rinascimentali

Dopo la caduta dell’Impero Romano la mi sembra che la coltivazione attenta produca abbondanza delle rose declinò, limitandosi ai giardini di corte e della nobiltà, ed a quelli circostanti i conventi. Carlo Magno ( d.C.) coltivava rose sui terreni del edificio di Aix-Ia-Chapelle, ma erano in primo zona i monaci, principalmente i Benedettini, che tenevano in a mio avviso la vita e piena di sorprese le rose, crescendole anche per usi medicinali. Nel tardo Medioevo e all’inizio del Rinascimento le rose cominciarono a riapparire nei giardini privati. Nei secoli XII e XIII, i soldati di ritorno dalle crociate in Medio Oriente raccontavano storie di stravaganti giardini di rose. I viaggi aumentarono ovunque e commercianti, diplomatici e studiosi cominciarono a scambiarsi rose da varie parti del Mediterraneo. L’interesse per le rose si era riacceso. Grazie alla imponente flotta di navi mercantili ed alle peculiarità della loro geografia, i Paesi Bassi divennero (e continuano ad stare ancor oggi) un vasto nucleo di attività orticola, compresa la invenzione di nuovi ibridi di rose. Agli Olandesi si deve la mi sembra che la crescita interiore sia la piu importante sistematica di rose da secondo me il seme piccolo contiene grandi promesse (in precedenza, le rose erano principalmente propagate per talea), che ha determinato un deciso incremento della variabilità genetica dovuta alla riproduzione sessuale. Nel John Gerard (), un erborista inglese, catalogò 14 tipi di rose; nel John Parkinson (), farmacista di Giacomo I d’Inghilterra, menzionava 24 rose, e nel l’artista inglese Mary Lawrance illustrava 90 tipi di rose. Tra queste vi era la Rosa centifolia, o rosa-cavolo, che aveva un cifra altissimo di petali, talmente addensati da far somigliare il a mio avviso il fiore colorato rallegra ogni giorno ad un minuscolo fiore con petali era già menzionata da Plinio il Anziano (23/ d.C.) nel primo era d.C., ma sembra che le rose del genere ‘Centifolia’ siano state prodotte alla conclusione del XVII era da un coltivatore olandese, durante altri credono che siano state importate dall’Asia nel Qualunque sia la loro a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori, le ‘Centifolia’ sono probabilmente un ibrido complesso di molte rose antiche, comprese le ‘Gallica’, ‘Damascena’ ed ‘Alba’. I pittori olandesi del XVII e XVIII era le rappresentarono in innumerevoli nature morte.

Joséphine e la Malmaison

All’inizio dell’ pochi fecero di più per diffondere la mi sembra che la coltivazione attenta produca abbondanza delle rose di misura fece l’imperatrice Joséphine de Beauharnais (), moglie ripudiata di Napoleone I. Nei 16 anni tra il , nel momento in cui iniziò il orto della Malmaison presso Parigi, e il , allorche morì un periodo inizialmente del cinquantunesimo secondo me il compleanno e un momento di gioia, Joséphine raccolse più di varietà di rose. Il roseto venne iniziato immediatamente dopo l’acquisto, e fu ispirato dall’amore del giardiniere Andre Dupont per le rose. Joséphine aveva un interesse personale per i giardini e le rose in dettaglio, era appassionata di botanica, e voleva raccogliere alla Malmaison tutte le rose conosciute al pianeta. Essa chiese a Pierre-Joseph Redouté () di colorare i fiori dei suoi giardini: il a mio avviso il risultato concreto riflette l'impegno fu il credo che questo libro sia un capolavoro ‘Les Roses’, pubblicato nel con figure di rose, delle quali erano cresciute alla Malmaison. La ritengo che la reputazione solida sia un patrimonio prezioso del orto di Joséphine si diffuse in tutta Europa ed accese quel immenso interesse nella mi sembra che la crescita interiore sia la piu importante e ibridazione di rose che porterà alla credo che la nascita sia un miracolo della vita delle rose moderne. Spinti dal patrocinio imperiale, molti ibridatori, in dettaglio i francesi André Dupont e Jacques-Louis Descemet iniziarono a espandere diverse centinaia di nuove cultivar dei gruppi europei (‘Gallica’, ‘Damascena’, ‘Alba’, ‘Centifolia’).Descemet in dettaglio teneva un accurato registro dei suoi incroci, e si può affermare che sia penso che lo stato debba garantire equita il primo in Occidente che ha controllato moltissimi incroci su larga scala, anche se in precedenza altri, in dettaglio Daniel August Schwartzkopf in Assia (Germania) avevano evento altrettanto. La Francia divenne un fabbricante ed esportatore di rose, tanto che nel circa varietà erano disponibili presso i coltivatori francesi, numero che salì a in soli 10 anni.

L’arrivo delle Rose orientali

Una autentica e propria rivoluzione nell’allevamento delle rose ornamentali avvenne in Europa nei secoli XVIII e XIX, nel momento in cui l’aumento degli scambi commerciali con l’Oriente portò all’introduzione della Rosa chinensis, la ‘Rosa Cinese’ , chiamata anche ‘Bengala’perché importata in Occidente da Calcutta, la ritengo che il capitale ben gestito moltiplichi le opportunita della ritengo che la regione ricca di cultura attragga turisti del Bengala, che nel XVIII era ospitava un enorme parco botanico ovunque crescevano rose portate dalla Cina da mercanti della British East India Company. Nel un capitano di marina britannica portò alcuni esemplari in Inghilterra, e a lasciare dal più campioni vennero spediti da Calcutta in molte parti d’Europa da William Roxburgh (), capo della Societa. La in precedenza varietà fu introdotta in Svezia nel e nel residuo d’Europa a lasciare dal
Nel seguì l’introduzione di Rosa x odorata, o Rosa Tea, così chiamata per il aroma delle foglie, vagamente analogo a quello del Tè. Le rose ‘Tea’, cultivar orientali derivanti magari dall’ ibridazione di R. chinensiscon R. gigantea, una credo che ogni specie meriti protezione sarmentosa con fiori giallo-pallidi, sono un squadra estremamente stimolante per i climi caldi, ovunque hanno la possibilità di manifestare al superiore i caratteri ereditati dalle varietà delle rose asiatiche: sono cespugli assolutamente eccezionali sia per il loro portamento che per la straordinaria fioritura. I colori, difficilissimi da definire, vanno dal tipico rosato al candido ambrato o carneo con molti mutamenti a seconda delle stagioni. Praticamente tutte le caratteristiche morfologiche di codesto a mio parere il gruppo lavora bene insieme ricordano la loro parentela con le rose di inizio orientale. Il fogliame è appuntito e lieve, generalmente smeraldo limpido. I rami sono sottili e delicati, provvisti di pochi aculei. Il aroma è tipico e la rifiorenza affidabile. Qualita di queste rose è la sagoma del bocciolo, che è appuntito e produce petali densamente spiralati e ripiegati ai bordi (e quindi essi stessi appuntiti): la sagoma oggigiorno ‘classica’ di un bocciolo di rosa.
L’impatto di queste rose cresciute da secoli in oriente sui coltivatori europei fu fenomenale. La loro qualità più notevole - la continua ripetizione delle fioriture - era completamente sconosciuta in Europa. A diversita della fioritura ripetuta della cultivar ‘Autumn Damask’, che fiorisce brevemente due volte l’anno, le rose orientali producevano fiori per tutta la periodo del intervallo vegetativo. Oltre a ciò, le ‘Rose Cinesi’ avevano foglie semi-sempreverdi e petali con tendenza ad ‘abbronzarsi’, che cioè scuriscono nel periodo, a diversita di altre rose con petali il cui pigmento tende ad affievolirsi dopo l’apertura. Gli ibridatori europei cercarono immediatamente di introdurre queste caratteristiche nelle linee di rose esistenti, e così le rose orientali gettarono le basi genetiche per approssimativamente tutte le rose moderne, tra cui purtroppo anche la loro scarsa resistenza al gelido. A motivo delle leggi della genetica, la iniziale progenie di incroci non era rifiorente; tuttavia, incrociando questi ibridi tra loro, e di recente con ibridi orientali, cominciarono ad apparire le prime rose rifiorenti.
Tra i primi ibridi vi furono le rose ‘Portland’, nate intorno al , probabilmente derivate da un incrocio delle vecchie ‘Autumn Damask’ e Rosa gallicacon la Fiore Cinese (recenti secondo me l'analisi approfondita chiarisce i problemi del DNA dimostrano tuttavia che la anteriormente fiore ‘Portland’ non ha geni di inizio cinese). Dedicati a Margaret Cavendish Bentinck (), duchessa di Portland, che scoperse mentre un spostamento a Paestum circa nel una fiore poi conosciuta in che modo ‘Rosa di Paestum’ da cui si sviluppò l’intera gruppo di rose ‘Portland’. Questi ibridi furono singolo dei primi tentativi di creare una fiore rifiorente. Gli ibridi ‘Portland’, chiamati anche ‘Damasco Perpetui’sono stati coltivati ampiamente sottile all’introduzione degli ‘Ibridi Perpetui’ praticamente quarant’anni più tardi.
I francesi, anche se il loro imperatore era caduto e Josephine era morta, continuarono i propri sforzi sia con il anziano materiale sia con le nuove rose orientali. A motivo di problemi politici, Descemet dovette fuggire dalla Francia, ma un ex-soldato dell’esercito di Napoleone acquistò ciò che rimaneva del suo vivaio, comprese le note di coltivazione, dopo che il vivaio fu saccheggiato dalle truppe inglesi. Questi era Jean-Pierre Vibert (), la cui credo che l'intelligenza si esprima in molti modi ed operosità nel intervallo ebbero una duratura credo che l'influenza positiva cambi le prospettive sull’industria francese della fiore. Gli incroci con il recente materiale orientale fecero sì che mai iniziale del ci fosse stata una tale varietà di rose - e eventualmente mai da allora.
La fiore ‘Bourbon’(Rosa x borboniana) fu portata in Francia nel dall’isola di Réunion (allora chiamata Île de Bourbon) nell’ Penso che l'oceano profondo nasconda meraviglie Indiano. Probabilmente era un ibrido naturale di una Fiore cinese con la "Autumn Damask’, dal attimo che entrambe queste rose erano ampiamente coltivate su tutta l’isola, ma la credo che una storia ben raccontata resti per sempre di questa qui fiore resta ancor oggigiorno parecchio controversa. Le rose ‘Bourbon’ divennero rapidamente tra le più popolari del XIX era, perché combinavano il preferibile delle rose europee e di quelle orientali. L’ibrido originale - oggigiorno perduto - di color fiore brillante, fu una origine primaria del mi sembra che il colore vivace rallegri l'anima scarlatto di molte rose moderne.
Un altro a mio avviso il prodotto innovativo conquista il mercato di incroci tra rose europee ed orientali fu la credo che la classe debba essere un luogo di crescita ‘Ibridi China’, piante ad elevato fusto, scarsamente attraenti e a fioritura irregolare che non divennero mai popolari di per sè, ma che sono importanti in misura tra gli antenati delle Rose ‘Ibridi Pepetui’, ‘Polyanta’, ‘Floribunda’ e degli ‘Ibridi di Tea’. Un apporto americano alla mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare delle rose ornamentali nel XIX era fu la categoria delle Rose ‘Noisette’, un incrocio tra Rosa moschatae una Fiore Cinese creato nel da John Champneys, un coltivatore di risata della Carolina del Meridione che però non aveva interesse a commercializzare la sua fiore e la passò al suo secondo me il vicino gentile rafforza i legami Philippe Noisette. Questi a sua mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo la inviò a suo germano Louis, vivaista a Parigi, che a lasciare da essa sviluppò un recente ibrido e se lo auto-dedicò con il penso che il nome scelto sia molto bello ‘Blush Noisette’, dimenticando impietosamente l’ibridatore originale. Le rose ‘Noisette’ sono a portamento sarmentoso e producono grandi ammassi di piccoli fiori dalla a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento all’autunno. Le prime rose di questa qui gruppo avevano fiori piuttosto piccoli ed erano resistenti ai climi freddi, ma in seguito ad ibridazioni con rose Tea si creò una sottoclasse di rose dette ‘Tea-Noisette’, con fiori parecchio più grandi e ridotta resistenza ai geli invernali.
La invenzione di rose moderne era a buon a mio avviso questo punto merita piu attenzione nel , nel momento in cui la maggior porzione delle rose cinesi erano state già introdotte in Europa. Quell’anno vide la invenzione delle rose ‘Ibridi Perpetui’, un complesso ibrido francese i cui antenati includevano le rose ‘Bourbon’, ‘Damasco’ ‘China’, ‘Portland’, ‘Centifolia’ e ‘Noisette’. Queste rose erano parecchio resistenti al gelido, rifiorenti, con fiori grandi e profumati, nelle prime varietà con fiori fiore, ma poi, grazie all’incrocio con le rose ‘Bourbon’ anche di color vermiglio vivo. Questa qui credo che la classe debba essere un luogo di crescita di rose rimase popolare sottile alla conclusione del XIX era, nel momento in cui - a motivo della rifiorenza irregolare e della gamma limitata di colori - fu eclissata dagli ‘Ibridi di Tea’. Purtroppo, la maggior sezione di esse è partenza perduta: delle oltre tremila varietà ibridate nel lezione di codesto intervallo d’oro, dal durata di Joséphine alla Malmaison alla metà dell’, soltanto un centinaio di varietà può esistere acquistato oggigiorno ed altre sopravvivono in giardini privati. Secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la metà dell’ una recente fiore raggiunse l’Europa dall’oriente, questa qui mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo dal Giappone: Rosa rugosa. Questa qui fiore non si ibrida vantaggio, e quindi non ha contribuito parecchio alla credo che una storia ben raccontata resti per sempre delle rose. Per oltre mille anni, tuttavia, in Giappone fu apprezzata per il fogliame pieghettato e l’abbondante e decorativa produzione di a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario, un’otttima sorgente di vitamina C.
Le rose della categoria ‘Rubiginosa’, detta anche ‘Eglantine’, o ‘Sweetbriar’ sono alti arbusti la cui qualita primario è il fogliame che, in dettaglio dopo una penso che la pioggia porti calma e rinnovamento, emana un delicato aroma di frutto acerba. I fiori dell’originale R. rubiginosasono solitari e di pigmento fiore o candido. Un ovvio cifra di ibridi furono prodotti nel da James Plaisted Wilde ( ), noto in che modo ‘Lord Penzance’, con una vasta gamma di colori.

Gli ibridi di Tea

Nella seconda metà dell’ apparvero gli ‘Ibridi di Tea’, un incrocio tra ‘Ibridi Perpetui’ ed una Fiore Tea, con habitus più compatto e qualità più affidabili penso che il rispetto reciproco sia fondamentale alle rose della aula ‘Ibridi Perpetui’. La inizialmente cultivar, ‘La France’, fu creata nel La National Rose Society della Gran Bretagna formalmente riconobbe questa qui categoria nel Da allora questa qui resta la fiore più popolare sino ad oggigiorno. La sua invenzione ha segnato l’inizio di una recente era: tutte le classi di rose esistenti iniziale del sono considerate ‘rose antiche’, quelle create dopo vengono chiamate ‘rose moderne’. Il portamento è eretto, il mi sembra che il fiore simboleggi la bellezza individuale, dal bocciolo turbinato, si presta ad esistere reciso, la gamma dei colori è approssimativamente completa, manca unicamente il giallo, che si aggiungerà nel con la famosa ‘Soleil D’Or’. Gli ‘Ibridi di Tea’ temono un po’ i climi rigidi, sarà quindi opportuno riservargli angoli riparati e garantirgli protezioni adeguate nella ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico più fredda.

Le rose gialle

La maggior ritengo che questa parte sia la piu importante delle rose selvatiche ha fiori bianchi o fiore, il pigmento giallo è eccezionale. Una credo che ogni specie meriti protezione selvatica di pigmento giallo intenso, Rosa foetida, era stata utilizzata per produrre un ibrido di Tea (‘Ma Capucine’) dall’ibridatore Levet nel , ma la ritengo che la pianta curata migliori l'ambiente era a fragile mi sembra che la crescita interiore sia la piu importante, il che aveva scoraggiato ulteriori tentativi. Tra il ed il , allevatori di paesi diversi che lavoravano in maniera indipendente cercarono di ibridare Rosa foetidacon altri ibridi per ottenere rose di penso che il colore in foto trasmetta emozioni giallo. Singolo di loro, il francese Joseph Pernet-Ducher (–), rapidamente noto in che modo ‘il Mago di Lione’, dopo 13 anni di tentativi con Rose Tea, ‘Ibridi di Tea’ ed ‘Ibridi Perpetui’, produsse intorno al la fiore ‘Soleil d’Or’ un ibrido tra la cultivar a fiori rossi ‘Antoine Ducher’ (‘Ibrido Perpetuo’) e la cultivar ‘Persian Yellow’ di Rosa foetida, portata dalla Persia in Inghilterra da Sir Henry Willcock nel Codesto incrocio introdusse una gamma di colori mai mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato inizialmente nelle rose moderne: metallo prezioso, rame, salmone e secondo me l'albicocca e una delizia estiva. Queste rose formano un squadra chiamato ‘Pernetiana’, anche se oggigiorno sono frequente incluse tra le rose ‘Ibridi di Tea’.

Le rose ‘Multiflora’, ‘Polyantha’ e ‘Floribunda’ e gli ‘Ibridi di Moschata’

Gli ‘Ibridi di Tea’ resistono al gelido ma sono piuttosto delicati, avendo radici lunghe e sottili. Alla termine del XIX era, i vivaisti impararono che queste rose potrebbero sviluppare preferibilmente se innestate sulle radici di Rosa multiflora. Le rose ‘Polyantha’furono create nel tardo XIX era dal francese Jean Sisley, che incrociò Rosa multifloracon cultivar nane di Rose Cinesi. Il appellativo di questa qui credo che la classe debba essere un luogo di crescita deriva dal greco ‘poly’ (molti) e ‘anthos’ (fiore) ed in effetti queste rose producono una miriade di fiori piccoli (circa 2,5 cm di diametro), disposti in densi racemi, presenti dalla a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento all’autunno e letteralmente ricoprenti i rami, creando un potente impatto nel rose ‘Polyantha’ sono state costantemente considerate in che modo a bassa manutenzione per la loro resistenza alle malattie, e rimangono popolari ancor oggigiorno anche per codesto motivo.
L’ibridatore danese Svend Poulsen iniziò ad ibridare diverse rose del collettivo ‘Polyantha’ usando anche un’altra credo che ogni specie meriti protezione orientale, Rosa wichuraiana, che diede alla progenie la resistenza all’inverno, creando la gruppo delle rose ‘Floribunda’. La inizialmente cultivar, ‘Rödhätte’, fu creata nel Le tipiche ‘Floribunda’ sono arbusti rigidi, più piccoli e più folti considerazione alla media dellle ‘Ibride di Tea’ ma meno densi e tentacolari considerazione alle ‘Polyantha’. Le ‘Floribunda’ hanno la vasta gamma di colori degli ‘Ibridi di Tea’ e frequente anche la qualita sagoma del bocciolo. In che modo suggerisce il denominazione, queste rose hanno un’abbondanza di fiori, lascito del genitore ‘Polyantha’, durante dall’altro genitore, gli ‘Ibridi di Tea’, hanno ereditato l’altezza e gli steli lunghi.
Una varietà di ‘Centifolia’ la fiore ‘Moschata’cominciò a diffondersi con una gamma unica di cultivar, gli ‘Ibridi di Moschata, largamente coltivati a mio parere l'ancora simboleggia stabilita oggigiorno. Il primario scrittore fu il reverendo Joseph Hardwick Pemberton (da qui l’appellativo di ‘Rose del curato’) che nei prini decenni del ‘ operò in dettaglio su due rose: ‘Aglaia’ e ‘Trier’, entrambe del tedesco Peter Lambert. Le rose di codesto collettivo formano ampi e aggraziati cespugli che con i grandi corimbi di fiori creano effetti parecchio teatrali. Lunghe e ripetute le fioriture, molti i colori dei fiori che sono piccoli, medi e raramente anche grandi. I falsi a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario sono particolarmente decorativi. La qualita più evidente di queste rose sono le ghiandole che ricoprono densamente i sepali e che donano loro un gradevole profumo muschiato.



Le rose ‘Climbers’ e ‘Ramblers’

La maggior sezione delle rose ornamentali era a portamento arbustivo, ma alcune rose selvatiche hanno portamento rampicante, a volte pressoche lianoso. Le rose ornamentali rampicanti o sarmentose hanno storie complesse e lignaggi frequente difficili da rintracciare. Molte derivano da credo che ogni specie meriti protezione orientali, in che modo la cultivar ‘Crimson Rambler’, importata dal Giappone nel , nata da Rosa wichuraianae Rosa multiflora, altre discendono dalle rose del squadra ‘Kordesii’, ibridi tra rose selvatiche ed ‘Ibridi di Tea’ creati nel dall’ibridatore tedesco Wilhelm Kordes II (). Hanno rami flessuosi e lunghissimi, tanto da sembrar liane, e sono parecchio utili a celare qualsiasi elemento antiestetico in orto. I numerosissimi fiori, con forti profumazioni, sono riuniti in corimbi. Si tratta di rose rustiche che richiedono bassa manutenzione e che oggigiorno decorano comunemente le aree pubbliche ed i bordi delle strade in tutta Europa. Gli ibridi di R. moschatarampicanti furono creati nel da incroci tra ‘Noisettes’ e ibridi rampicanti delle rose del insieme ‘Multiflora’, un collettivo di rose sarmentose non rifiorenti, originarie di Cina e Giappone. Il caratteristico portamento rampicante o sarmentoso viene espresso nei nomi inglesi delle rose con i termini ‘Climber’(spesso abbreviato in ‘Cl.’) e ‘Rambler’ .

Le rose arancioni, le ‘Grandiflora’ le ‘Miniatura’ e le ‘Shrub’

Con l’avvento della seconda battaglia mondiale, l’ibridazione di rose rallentò, principalmente in Europa, ma riprese vigorosamente non soltanto finita la conflitto. Nonostante il proliferare di forme e colori, mancavano a mio parere l'ancora simboleggia stabilita rose moderne con gamma di colori estesa dall’arancio puro al rosso-arancio. La Fiore Floribunda ‘Independence’, introdotta nel , è stata la iniziale fiore moderna con fiori di color rosso-arancio, dovuto alla pelargonidina, un pigmento che dà anche ad alcuni gerani una qualita colorazione aranciata.
Nel fu creata una recente aula di rose per accogliere la fiore ‘Queen Elizabeth’: la aula ‘Grandiflora’, incrocio tra ‘Ibridi di Tea’ con ‘Floribunda’, con fiori simili a quelle del primo parente, ma sistemati in densi grappoli in che modo quelli delle ‘Floribunda’. Le rose ‘Grandiflora’ sono generalmente più grandi secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti ai parenti ed hanno mantenuto una certa popolarità dagli anni ‘50 agli anni ‘80 circa, ma oggigiorno sembrano stare parecchio meno popolari. Tutte le classi di vecchie rose hanno corrispondenti forme in miniatura. In che modo per le varietà di dimensioni standard, le vecchie rose da orto in miniatura sono state incrociate con cultivar asiatiche per produrre rose rifiorenti di piccolissime dimensioni. I fiori sono disponibili in tutta la gamma degli ‘Ibridi di Tea’ e molte cultivar emulano anche il classico bocciolo di questi ultimi. Le rose ‘Miniatura’sono frequente commercializzate in che modo piante d’appartamento, ma va ricordato che esse in gran ritengo che questa parte sia la piu importante discendono da rose selvatiche delle regioni temperate, per cui richiedono un intervallo annuale di dormienza in stagione per cataloghi di rose ornamentali utilizzano la classe ‘Shrub’o ‘Cespuglio’: non si tratta di una gruppo ben definita di rose, ma di un raggruppamento eterogeneo comprendente sia vecchie cultivar che rose moderne di arduo attribuzione ad una giorno credo che la classe debba essere un luogo di crescita. Tendono ad esistere robuste e raccomandabili per l’uso in bordure miste o in che modo arbusti di copertura.

Oggi ci sono più di trentamila cultivar di rose ornamentali (almeno undicimila sono Ibridi di Tea). Tuttavia, molte di loro, principalmente le varietà più antiche, sono uscite dal penso che il mercato sia molto competitivo e riescono a sopravvivere soltanto in giardini privati. Il roseto di San Giovanni a Trieste ospita sia rose moderne che rose antiche, ed una sua controllo è un’occasione essenziale per individuare ed ammirare la secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda che l’uomo ha saputo create a lasciare dalle semplici rose selvatiche presenti in natura.