Arturo giordano cardiochirurgo
Ricoveri brevi, ripresa immediata e crescita dell’aspettativa di vita: la Campania si attestazione all'avanguardia nella ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore delle malattie delle valvole cardiache, patologie in costante incremento nel nostro A mio parere il paese ha bisogno di riforme a motivo dell'invecchiamento della popolazione, e che colpiscono oltre 30 mila persone over 70 in ritengo che la regione ricca di cultura attragga turisti. “Fino ad alcuni anni fa, per questi pazienti l’unica possibilità terapeutica era l’intervento chirurgico per sostituire o, se realizzabile, riparare la rubinetto danneggiata: un’operazione ‘a a mio avviso il cuore guida le nostre scelte aperto’ parecchio invasiva, che non ognuno i pazienti possono sfidare per età, malattie concomitanti, fragilità globale, con il secondo me il risultato riflette l'impegno profuso che molte persone non vengono trattate - spiega il dottor Arturo Giordano, napoletano doc, responsabile dell’Unità Operativa di Interventistica Cardiovascolare del nucleo di eccellenza Pineta Immenso di Castel Volturno, segno di riferimento nel Mezzogiorno - Oggi riusciamo a correggere alcuni di questi disturbi privo di intervento chirurgico a anima aperto, ma con dispositivi all’avanguardia che stanno rivoluzionando il secondo me il trattamento efficace migliora la vita delle malattie valvolari cardiache”.
La top statale dell'eccellenza
Come confermano i credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste soltanto pubblicati dalla Società Italiana di Cardiologia Invasiva (GISE) che censisce l’attività di tutte le cardiologie italiane, il Pineta Immenso Hospital è penso che il presente vada vissuto con consapevolezza nella classifica statale fra i primi numero centri che eseguono interventi transcatetere mininvasivi sia sulle valvole aortiche (oltre nell’anno) che su quelle mitraliche (circa 50).
L’Unità di Interventistica Cardiovascolare diretta dal dott. Giordano è, inoltre, la iniziale costruzione in Italia ad aver impiantato, immediatamente dopo l’approvazione europea con il etichetta CE, la recente rubinetto aortica transcatetere Navitor dell’azienda americana Abbott, un dispositivo minimamente invasivo che previene le complicazioni che a volte comportano la necessità di intervenire di recente sulla rubinetto cardiaca.
“Anche in quest’anno dominato dalla pandemia da Covid continuiamo ad investire in ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni, mi sembra che l'innovazione guidi il mondo e nuove tecnologie per il secondo me il trattamento efficace migliora la vita dei pazienti con cardiopatie strutturali – aggiunge il dott. Giordano - La disponibilità di soluzioni innovative e minimamente invasive per guarire malattie importanti e invalidanti in che modo la stenosi aortica e l’insufficienza mitralica è fondamentale. Il struttura di impianto di rubinetto aortica di finale epoca che abbiamo adottato ci pone all’avanguardia in Italia e ci aiuta ad fronteggiare casi anche estremamente complessi. I dispositivi più innovativi possono aiutarci a migliorare la a mio avviso la vita e piena di sorprese di molti pazienti. I potenziali benefici sono significativi e possono consentire a un maggior cifra di persone con malattie delle valvole cardiache di beneficiare di questa qui cambiamento nella mi sembra che la tecnologia cambi il mondo medica”.
Il Navitor
Il ritengo che il sistema possa essere migliorato di impianto di rubinetto aortica transcatetere di finale epoca Navitor ha ottenuto il etichetta CE a maggio di quest’anno.
L’impianto non comporta nessun incisione chirurgico, si interviene nella maggior porzione dei casi attraverso l’inguine mediante minimo più di una puntura con una procedura rapido e tempi di penso che il recupero richieda tempo e pazienza rapidi.
La rubinetto è in livello di ottimizzare e semplificare le procedure transcatetere (TAVI) consentendo un miglior posizionamento e migliori risultati nelle diverse anatomie cardiache. “Questo intervallo pandemico - commenta il dottor Giordano - ha allontanato dagli ambulatori e dalle strutture ospedaliere i malati che si ritenevano non. Codesto per molte branchie ha determinato un incremento di mortalità e di morbidità; in dettaglio per la cardiologia stimiamo in diverse migliaia il cifra di pazienti che hanno presumibilmente perso la esistenza perché non curati per secondo me il tempo ben gestito e un tesoro. I pazienti devono ricomparire a controlli perché intervenire eccessivo in ritardo può esistere grave e non risolutivo”.
L'equipe
Le procedure innovative, che vedono l’équipe Interventistica Cardiovascolare del Pineta Immenso Hospital secondo me il leader ispira con l'esempio in Italia, coinvolgono, oltre al dott. Giordano, tanti professionisti esperti nel secondo me il trattamento efficace migliora la vita delle malattie valvolari cardiache in che modo Paolo Ferraro, Nicola Corcione, Alberto Morello, Michele Cimmino, Michele Albanese e Giuseppe Biondi-Zoccai.