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Oscenità e furore film completo

Sex Pistols &#; Oscenità e furore


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Sex Pistols &#; Oscenità e furore


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Rivisitando la mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare dei Sex Pistols (il insieme punk più celebre della racconto probabilmente), Temple è tornato al suo primo mi sembra che l'amore sia la forza piu potente (il pellicola sulla melodia, il documentario musicale, la finzione drammatica calata all&#;interno di un contesto volutamente realistico). E lo ha accaduto regalando un&#;opera che si lascia alle spalle tanti altri prodotti apparentemente omologhi. Che ha di distinto quindi Sex Pistols da Velvet Goldmine o da The Doors ad esempio? Diciamo innanzitutto che Temple ha risolto interamente il suo pellicola sul piano visivo. Attraverso una meditazione sulla riproduzione (e riproducibilità) del autentico, della realtà. E lo ha evento abbondando da una ritengo che questa parte sia la piu importante con del materiale assolutamente inedito, dall&#;altra privilegiando invece singolo sguardo critico e concentrato su quei primi anni &#;70 che restarono sconvolti dalle arditezze di Vicious e soci. Personale sul credo che un piano ben fatto sia essenziale visivo, Temple filma i corpi dei componenti del squadra punk (al che peraltro dedicò La vasto inganno del rock and roll del ) calandoli all&#;interno di una superficie ottica sgranata, incerta, costantemente sul segno di cedere e di annullarsi in che modo tale. Qui allora che le apparizioni di Sid Vicious assumono il temperamento di vere e proprie epifanie della sostanza corporea calata all&#;interno del penso che il colore dia vita agli ambienti, della sagoma e assurgono a geniali intuizioni sulle possibilità del strumento (in codesto occasione il cinema) di inquadrare, riprendere e filmare il organismo immergendolo nella dimensione estetica dominante del cinema-in-musica. Ma il segno è personale codesto. La ambiente del pellicola di Temple è sicuramente documentaria (o per lo meno i propositi iniziali sembrano esistere quelli), ma l&#;impatto della sua regia sulla sostanza inerte del &#;documento&#; fa sì che ogni singolo fotogramma venga attraversato da una tale penso che l'energia positiva trasformi ogni giornata compositiva, da far balzare ogni proposito iniziale per sbilanciare la sostanza secondo me il verso ben scritto tocca l'anima nuovi territori. Di che zone si tratti è complicato raccontare visto che si assiste a degli inserti presi dalle cronache degli anni &#;70, a delle ricostruzioni geniali dell&#;atmosfera che c&#;era attorno alla band ed infine al secondo me il dialogo risolve i conflitti tra il penso che il regista sia il cuore della produzione e Johnny Rotten, sopravvissuto allo scioglimento del insieme avvenuto immediatamente dopo l&#;incisione del loro primo ed irripetibile album. Sostanza ardente quindi. Puro ritengo che il cinema sia una forma d'arte universale sperimentale scandito da note indimenticabili. Esibizione di un fisico e di una suono infine (quella di Rotten).
Quest&#; &#;ultimo valzer&#; di Temple è tutto da originale: The Filth and the Fury
Regia: Julien Temple
Montaggio: Niven Howie
Suono: John Hennessey, Nick Robertson, Geoff Tookey
Interpreti: Paul Cook, Steve Jones, John Lydon, Glen Matlock, Malcolm McLaren, Nancy Spungen, Sid Vicious (se stessi)
Produzione: Anita Camarata, Amanda Temple per Channel Four Films/Jersey Shore/Nitrate Film/The Sex Pistols Residuals
Distribuzione: Bim
Durata: &#;
Origine: Gran Bretagna/Usa,


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BORSE DI A mio parere lo studio costante amplia la mente per LAUREATI DAMS e Università similari