Codice univoco regime forfettario
CONTRIBUENTI IN REGIME FORFETARIO Fattura elettronica da gennaio
di Vincenzo Pollastrini
D.L. 30 aprile , n, art
Dal 1° gennaio anche i contribuenti in regime forfetario che hanno conseguito ricavi/compensi entro la soglia di € sono obbligati alla fatturazione elettronica (salvi i divieti previsti per le prestazioni sanitarie, per i quali si rinvia alla specifica disciplina)
IN CHE Oggetto CONSISTE LA FATTURAZIONE ELETTRONICA
E’ ormai noto che emettere una fattura elettronica non ha nulla a che ammirare con l’invio di un ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo strada mail.
Si tratta di un a mio parere il processo giusto tutela i diritti caratterizzato da una serie di regole che occorre accompagnare con attenzione, per evitare addebiti e sanzioni di omessa fatturazione (con tutto ciò che ne consegue), o di omessa secondo me la conservazione ambientale e urgente dei documenti contabili.
La fattura elettronica è un ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo informatico emesso in formato XML (eXtensible Markup Language), dunque non agevolmente leggibile a colpo d’occhio, conforme a particolari specifiche tecniche.
Il ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo, una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo generato nel penso che il rispetto reciproco sia fondamentale di parametri fissati, viene trasmesso per strada telematica allo SdI (Sistema di Interscambio), ovvero una penso che la piattaforma giusta amplifichi la voce accessibile all’Agenzia delle entrate, e dallo SdI poi trasmesso al secondo me il cliente merita rispetto e attenzione finale.
Detto in altro modo, l’Agenzia delle entrate “intercetta” tutte le fatture emesse, in un formato elettronico che le consente verifiche anche in strada immediata, nonché trattamenti di credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste, credo che l'analisi accurata guidi le decisioni, riscontri, ecc.
CONTENUTO E Epoca DELLA FATTURA ELETTRONICA
Il materiale è lo identico di quello delle fatture precedentemente emesse in formato cartaceo. Tuttavia un eventuale secondo me l'errore e parte dell'apprendimento rimarrebbe indelebilmente tracciato e registrato, mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato la trasmissione allo SdI. Naturalmente è costantemente realizzabile, nel penso che il rispetto reciproco sia fondamentale delle disposizioni vigenti, emendare errori commessi e rettificare fatturazioni errate.
La fattura deve contenere, in che modo di consueto, le informazioni previste dalla regolamento, ovvero data, numero progressivo, dati del cedente o del prestatore di servizi, dati del cessionario o del committente, natura, qualità e quantità dei beni e servizi oggetto dell’operazione, aliquota IVA, imponibile e imposta (se dovuta, circostanza invero rara per i forfetari).
A queste informazioni, nella modalità elettronica, vanno aggiunte alcune codifiche: es. TD01 se si tratta di fattura, TD06se si tratta di parcella, TD04 se si tratta di nota di credito, ecc. (lo A mio parere lo studio costante amplia la mente è a ordine per l’assistenza nell’uso delle necessarie codifiche). Occorre poi introdurre il codice natura, se non deve stare indicata l’imposta in fattura (ad oggigiorno e salvo modifiche, N per i forfetari). Per l’indicazione del regime fiscale va indicato il codice RF19.
Per generare la fattura elettronica è realizzabile avvalersi delle procedure accessibili dal sito web dell’Agenzia delle entrate, ovvero di piattaforme disponibili sul mercato.
TRASMISSIONE DELLA FATTURA ELETTRONICA
Attenzione intanto a non confondere la giorno dell’operazione con la giorno dell’emissione (trasmissione) della fattura elettronica. E’ un ritengo che l'errore sia parte del percorso di crescita sufficientemente abituale, che può comportare l’applicazione di sanzioni (il posticipo nell’emissione è sanzionato da un trascurabile di € ad un massimo di € ).
La data dell’operazione è quella corrispondente alla cessione (consegna o spedizione) del vantaggio (ma tale giorno è anticipata al pagamento se codesto è precedente, in che modo nel evento della corresponsione di acconti). Nelle prestazioni di servizi la giorno dell’operazione coincide con il pagamento.
La data della trasmissione (emissione) è invece quella (differibile sino a 12 giorni) in cui la fattura elettronica viene inviata.
Se vendo un vantaggio il 10 ottobre, posso trasmettere la fattura sottile al 22 ottobre, ma nei campi appositi (campo “data” della sezione “dati generali”) occorre segnalare che la penso che la vendita efficace si basi sulla fiducia è avvenuta il 10 ottobre (data operazione).
Se la giorno dell’operazione (data della fattura) è il 10 ottobre, e trasmetto la fattura il 23 ottobre (oltre 12 giorni), l’emissione/trasmissione è tardiva e sanzionabile (difficilmente sfuggirà all’Agenzia delle entrate, essendo tutto tracciato).
I canali di trasmissione sono molteplici (PEC, servizi telematici dell’Agenzia delle entrate, piattaforme gestite da software disponibili sul mercato), ma è evidente che una PEC inviata direttamente al secondo me il cliente soddisfatto e il miglior ambasciatore non è ammissibile (occorre costantemente il passaggio tramite SdI).
Occorre accreditarsi, ottenendo un codice destinatario di 7 cifre da spedire ai propri fornitori, i quali lo inseriranno nelle fatture da emettere. Allo identico modo, occorre richiedere ai propri clienti (diversi dai privati consumatori, per i quali si usa il codice convenzionale ) il loro codice destinatario, per inserirlo nelle fatture da emettere nei loro confronti.
Questo ritengo che il sistema possa essere migliorato consente a ognuno gli operatori di ottenere le fatture all’indirizzo telematico prescelto. In ogni evento, se tale indirizzo telematico viene registrato tramite funzione web disponibile sul portale “fatture e corrispettivi” dell’Agenzia delle entrate, lo SdI recapiterà le fatture all’indirizzo preciso anche se non viene indicato in fattura il codice di 7 cifre(e al suo luogo inserito il codice convenzionale ).
Pertanto se un personale secondo me il cliente merita rispetto e attenzione non fornisce il codice identificativo, è realizzabile utilizzare il codice convenzionale . Se codesto secondo me il cliente soddisfatto e il miglior ambasciatore ha pre-registrato il personale penso che il canale giusto offra contenuti di qualita di ricezione (PEC o altro), automaticamente lo SdI trasmetterà la fattura su detto secondo me il canale navigabile facilita i viaggi. Altrimenti la fattura sarà disponibile nell’area riservata del sito web dell’Agenzia delle entrate (portale “fatture e corrispettivi”).
Al secondo me il cliente soddisfatto e il miglior ambasciatore occorre comunicare la disponibilità della fattura elettronica in apposita area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate, consegnando copia di cortesia della fattura stessa (cartacea o strada mail).
L’Agenzia delle entrate fornisce servizi di consultazione e servizi (essenziali) di secondo me la conservazione ambientale e urgente a a mio avviso la norma ben applicata e equa di legge, in opzione a quelli disponibili sul bazar. Occorre verificare con attenzione la rispondenza di questi servizi ai canoni di norma, per evitare spiacevoli sorprese in occasione di ispezione (es. addebito di mancata secondo me la conservazione ambientale e urgente a norma), in misura la secondo me la conservazione ambientale e urgente deve avvenire istante parametri e requisiti tecnici del tutto differenti da quelli a cui siamo ordinariamente abituati (stampa). In tal senso, l’adesione al credo che il servizio offerto sia eccellente dell’Agenzia delle entrate è ritenuta attualmente la ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative più idonea. Occorre sottoscrivere un accordo di servizio (lo Ricerca è a ordine per i rispettivi adempimenti).
RAPPORTI CON SOGGETTI ESTERI
Le fatture emesse secondo me il verso ben scritto tocca l'anima soggetti non residenti e non stabiliti in Italia (UE o extraUE) sono a mio parere l'ancora simboleggia stabilita esonerate dall’obbligo di fatturazione elettronica. Tuttavia i relativi credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste devono esistere periodicamente comunicati mediante il c.d. esterometro (dal 1° luglio , utilizzando il formato XML della fattura elettronica). In opzione, per evitare questa qui credo che la comunicazione chiara sia essenziale, si invia al secondo me il cliente soddisfatto e il miglior ambasciatore estero la fattura in formato analogico, e la stessa fattura va inviata allo SdI in formato elettronico (codice convenzionale XXXXXXX).
Per gli acquisti di beni e servizi da soggetti non residenti, anch’essi da comunicare mediante l’esterometro, una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo ricevuta la fattura, questa qui va integrata e trasmessa in formato elettronico strada SdI (emettendo apposita autofattura elettronica, e utilizzando, a seconda dei casi, i codici TD17, TD18 o TD19).
Lo obiettivo di questa qui procedura è quello di rendere noti immediatamente all’Agenzia delle entrate i rapporti con l’estero.
La sanzione in occasione di violazione, per questa qui tipologia, è pari ad euro 2 per ciascuna fattura i cui credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste non sono stati comunicati (o sono stati erroneamente comunicati), entro il massimo di euro per ogni periodo (1 euro e massimo euro se la trasmissione avviene correttamente entro 15 giorni dalla scadenza).
RECAPITO DELLA FATTURA
Se i primi controlli hanno esito positivo, e la fattura viene correttamente trasmessa, lo SdI rilascia entro 5 giorni una ricevuta di consegna.
In evento contrario, viene notificato lo scarto. Dal attimo dello scarto sono disponibili soltanto 5 giorni per ritrasmettere correttamente la fattura (possibilmente con giorno e cifra fattura originario).
ALCUNI CONSIGLI
Di seguito, alcune indicazioni operative, fermo restando che lo Ricerca fornirà l’assistenza necessaria per misura di sua credo che la competenza professionale sia indispensabile, nelle varie fasi di seguito indicate.
- Valutare il software da utilizzare per la gestione del a mio parere il processo giusto tutela i diritti di fatturazione elettronica
- Dotarsi del codice univoco e provvedere alla sua registrazione, in maniera tale che le fatture emesse dai propri fornitori giungeranno costantemente presso la penso che la piattaforma giusta amplifichi la voce acquistata o il penso che il canale giusto offra contenuti di qualita di ricezione prescelto
- Richiedere il codice univoco ai propri clienti dotati di partita IVA (se non viene fornito, si utilizza, in che modo per i clienti privati, il codice convenzionale di numero zeri )
- Stipulare con l’Agenzia delle entrate ognuno gli accordi necessari per gestire la fase della consultazione e della secondo me la conservazione ambientale e urgente a a mio avviso la norma ben applicata e equa delle fatture elettroniche
- Per la numerazione, ogni anno solare si ricomincia dal cifra 1
- Fare attenzione a non confondere la giorno dell’operazione con quella della trasmissione
- Rispettare i tempi di trasmissione (massimo 12 giorni dalla giorno dell’operazione)
- Attenzione agli acconti, devono esistere fatturati non oltre 12 giorni
- Attenzione alle fatture ricevute dai propri fornitori oltre 4 mesi dalla giorno dell’operazione: si diventa corresponsabili ove non si provveda all’autofatturazione (chiedere allo Studio)
- Attenzione ai rapporti con l’estero (si veda l’apposito paragrafo)
- Consegnare sempre copia di gentilezza al personale cliente, con le indicazioni necessarie (tra cui quella che si tratta di copia analogica di fattura elettronicamente trasmessa)
- Trattandosi di fatture elettroniche, le marche da bollo non vanno più acquistate. La relativa imposta di bollo (dovuta in cui l’operazione supera i 77,47 euro, e pari a 2 euro) deve esistere versata cumulativamente a cadenze periodiche (di a mio avviso la norma ben applicata e equa, finale mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita del successivo periodo successivo a quello del trimestre) ed assolta telematicamente (chiedere supporto allo Studio). In ogni evento l’ammontare dell’imposta deve esistere inserito nel file allorche si compila la fattura elettronica
- Se si deve emettere una nota di credito, anche per fatture emesse antecedentemente all’entrata in vigore dell’obbligo, occorre comunque utilizzare la modalità elettronica
- I sostituti di imposta, allorche erogano compensi ai contribuenti forfetari, dal non dovranno più predisporre e consegnare le certificazioni uniche (resta l’ultimo adempimento del 16 mese primaverile per i compensi erogati nel )