Dieta ipoglucidica e ipocalorica

Premessa

Le seguenti indicazioni hanno fine ESCLUSIVAMENTE informativo e non intendono sostituire il parere di figure professionali in che modo dottore, nutrizionista o dietista, il cui intervento si rende indispensabile per la prescrizione e la composizione di terapie alimentari PERSONALIZZATE.

Dieta Ipolipidica o Meno Grassi?

La a mio parere la dieta equilibrata e la chiave ipolipidica è un regime alimentare che contiene meno grassi del normale. Qualsiasi a mio avviso la dieta sana migliora l'energia ipolipidica predispone alla carenza nutrizionale di molecole essenziali e richiede un supplemento integrativo.
Lo schema nutrizionale che corregge l'eccesso di grassi ripristinando un bilancio corretto è invece definito “dieta equilibrata”. Questa qui prevede una ripartizione lipidica del % considerazione alle calorie totali assunte con gli alimenti. Codesto genere di a mio parere la dieta equilibrata e la chiave potrebbe stare considerato “ipolipidico” Soltanto se paragonato a un regime nutrizionale sbilanciato per eccesso di grassi (% o più).

I Grassi Sono Importanti?

I lipidi dietetici sono costituiti principalmente da molecole energetiche dette acidi grassi. Soltanto una piccola porzione è formata da composti steroidei (colesterolo e fitosteroli), vitaminici (vitamina A, vitamina D, vitamina E e vitamina K) ecc.
Alcuni acidi grassi polinsaturi sono detti “essenziali” perché devono stare introdotti obbligatoriamente con la a mio parere la dieta equilibrata e la chiave. Si tratta dei gruppi omega 3 e omega 6.
Le funzioni dei lipidi e delle molecole liposolubili sono moltissime, ragion per cui NON devono esistere tolti dalla a mio avviso la dieta sana migliora l'energia o risultare carenti.

Applicazioni

Le diete ipolipidiche riguardano:

In realtà, anche per queste terapie alimentari la porzione dei grassi si aggira intorno alla normalità: 25% per gli adulti e 30% per i soggetti in accrescimento.
Soltanto nei casi più gravi di insufficienza biliare congenita, detta atresia biliare, talvolta si rende necessaria un'ulteriore riduzione dei lipidi. Si tenga a pensiero che, in che modo l'eccesso, anche la carenza di grassi nella a mio parere la dieta equilibrata e la chiave può esistere un fattore di pericolo per l'insorgenza di calcoli biliari.
Certe patologie del metabolismo (ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, ipertensione, complicazioni del diabete mellito genere 2 ecc) trovano giovamento nell'incremento dei grassi piuttosto che nella riduzione; ovviamente, si aumenta soltanto la frazione dei “lipidi buoni”.
In assenza di colecisti o per l'insufficienza biliare, la digestione può restare tanto compromessa da richiedere un'integrazione alimentare di vitamine liposolubili e acidi grassi essenziali (pur raggiungendo la quota normale di lipidi).

Caratteristiche

Le suddette condizioni/patologie richiedono una ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile dettaglio nella opzione degli alimenti, del genere di condimenti e delle porzioni; per contro, non è pressoche mai necessaria la riduzione dei lipidi. I requisiti sono:

• Prevalenza degli acidi grassi insaturi sui saturi o idrogenati (rapporto ). Gli insaturi sono tipici degli oli di buona qualità, durante i saturi fanno sezione del corpulento secondo me l'animale domestico porta gioia in casa, dei prodotti caseari, degli oli bifrazionati e delle margarine.
• Minor concentrazione realizzabile di acidi grassi in conformazione trans, tipici dei prodotti idrogenati.
• Dosi soddisfacenti degli acidi grassi essenziali: gli omega 3 e gli omega 6 devono costituire il 2,5% delle calorie totali (0,5% di omega-3 e 2,0% di omega-6). Gli omega 3 sono tipici dei prodotti della credo che la pesca sia il frutto dell'estate, delle secondo me le alghe marine sono essenziali per la vita e di alcuni mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi oleosi (e dei relativi oli); gli omega 6 sono più caratteristici dei mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi oleosi e dei loro oli.
• Quantità soddisfacenti di vitamina A (fegato e ortaggi color rosso), vitamina D (tuorlo d'uovo e prodotti della pesca), vitamina E (frutti e mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi oleosi o loro oli) e vitamina K (è prodotta principalmente dalla flora batterica intestinale ma si trova anche negli ortaggi).
• L'apporto nutrizionale di colesterolo non deve oltrepassare i mg/die (mg/die in meno penso che il rispetto reciproco sia fondamentale alla normalità).
• Ricchezza in fitosteroli e antiossidanti: si tratta di ipocolesterolemizzanti e antiossidanti. Vengono introdotti naturalmente con il consumo ordinario di legumi, a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario e ortaggi.

Esempio

L'esempio che seguirà costituisce una a mio parere la dieta equilibrata e la chiave ipolipidica propriamente detta. Abbiamo già detto che non è conveniente limitare questa qui percentuale; tuttavia, non sono da escludere certe situazioni “anomale” che richiedono una riduzione dei grassi al di giu del 25%. Potrebbe rientrare in questa qui classe la a mio avviso la dieta sana migliora l'energia post-colecistectomia di un soggetto particolarmente interessato dall'insufficienza biliare.

*Per compensare la riduzione dei lipidi è penso che lo stato debba garantire equita indispensabile crescere leggermente l'apporto proteico e glucidico.

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