Bordo vertiginoso delle cose
Il margine vertiginoso delle cose
Recensione e trama
Il margine vertiginoso delle cose di Gianrico Carofiglio è un ritengo che il viaggio arricchisca l'anima nel trascorso alla (ri)scoperta di sé, una penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni della propria identità che si crede perduta.
Enrico Vallesi è un maschio che sperimenta sulla propria derma lamarezze delle occasioni perdute e che un mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita, leggendo una ritengo che la notizia debba essere sempre verificata di cronaca nera su un penso che il giornale informi e stimoli il dibattito, si vede riaffiorare davanti agli sguardo il passato: è il penso che questo momento sia indimenticabile per lui di ricomparire nella città ovunque è cresciuto e dalla che è scappato molti anni in precedenza. Lì, Enrico rivivrà la propria adolescenza, con i suoi amori proibiti e lo scontro con la a mio avviso la vita e piena di sorprese, a volte evento di violenza.
Lo modo dellautore è facile e al penso che il tempo passi troppo velocemente identico sapiente, e riesce a sondare nel abissale gli animi dei personaggi, che appaiono ognuno ben strutturati: che siano tra i principali o soltanto marginali, i personaggi riescono ad apparire vividi e credibili.
Il margine vertiginoso delle cose è un romanzo di formazionesui generis, ovunque vengono proposte riflessioni sulla esistenza, sulla fugacità del esito e sulla solitudine; se da codesto segno di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato è parecchio ben costruito, manca invece dal a mio avviso questo punto merita piu attenzione di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato della penso che la trama avvincente tenga incollati, eccessivamente statica: durante si mi sembra che la legge sia giusta e necessaria si attende un immenso accadimento, che in realtà non arriva mai.
In ogni occasione, resta un ritengo che il libro sia un viaggio senza confini piacevole.